…ed è ancora la tua voce a scaldare la mia stanza
in queste fredde sere di gennaio..
apro per un istante la finestra…
non un’anima viva li’ fuori..tutto sembra immobile,
congelato in un’eterna immobilita’ surreale..
la tua voce si attacca alle mie cellule
in un sottile processo di anastomosi,
un innesto quasi carnale..
e mi trasporta lontano…un concerto di qualche tempo fa…
chiudo gli occhi e sogno,ancora...
sento il tempo trascorrermi tra le mani in questi giorni di festa...
il natale è ancora nell’aria...
ho staccato la spina...ma tornero’ presto al lavoro.
non avro’ piu' tempo per assaporarti cosi’,
so che non avro’ piu’ le stesse sensazioni che ho adesso,
ascoltando I surrender di david sylvian..