Scritto da: K.Kieslowsky 10/10/2005 20.15
quindi le persone atee sono soggetti amorali e se fanno qualcosa di "morale" lo fanno solo per convenienza?
no... un' ateo può essere una bravissima persona..il fatto è che a mio parere una persona che non crede non può parlare di ciò che è etica in quanto l' etica parte da un presupposto universalmente condivisibile.Sì può parlare al massimo di sentimento personale di giustizia.[Modificato da K.Kieslowsky 10/10/2005 20.16]
Rispetto il tuo modo di pensare, ma ti devo avvertire che la tua osservazione non è proprio corretta, il dibattito etico è ampiamente percorso,oggi come in passato, da laici o atei se preferisci, che anzi si pongono in maniera più critica e approfondita rispetto ad un uomo "di fede" visto che a questi l'etica viene rivelata in "pacchetto unico" insieme con la religione.
Tuttavia è ovvio che vi sono distinzioni, in linea di massima, generalizzando, si puo' dire che chi è religioso ammette UNA SOLA ETICA, mentre un laico e più propenso verso un pluralismo etico, ma ciò non significa affatto che non esista l'etica per il laico!!
N.B. ho parlato di pluralismo etico, non di relativismo etico, il che è assai differente
[Modificato da RikReed 11/10/2005 0.06]