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Biennale di Venezia - aggiornamenti

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2005 11:31
05/09/2005 13:22
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tutti pazzi per o.bloom

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VENEZIA - Dicono i teenagers, che sono i suoi fans più scatenati, che l'autografo di Orlando Bloom sia quello che oggi vale di più (quando lo rivendono). Fatto sta che per avvicinare il protagonista di 'Elizabethtown', noto per aver indossato i panni dell'elfo guerriero Legolas in 'Il signore degli anelli -La compagnia dell'anellò, alla fine della conferenza stampa (alla quale accedono solo i giornalisti) nella calca è stata persino rovesciata una sedia a rotelle, fortunatamente senza gravi danni per il ragazzo che vi era seduto.

Alla passerella, subito prima della proiezione in sala grande di 'Elizabethtown, Bloom, il solito codino ed un abito nero su camicia scura, e' stato star indiscussa e si è prestato, avvicinandosi alle transenne per firmare autografi. Addirittura, dopo essere entrato in sala per la proiezione, ne è riuscito per tornare a firmarne altri, come, con un cenno, aveva promesso ai suoi fans.

LA FAVOLA DI GILLIAM, FANTASY, HORROR E HUMOR
I rami nodosi di grandi alberi che, come braccia mostruose, ti afferrano, l'ululato del lupo che si avvicina, la vocina nella notte che chiama e il bimbo che come un sonnambulo la segue fino a perdersi, l'ombra nera di un omone che compare all'improvviso e, ancora, i corvi feroci, gli insetti brulicanti...é infinito il campionario delle paure ancestrali, tenute vive dalle fiabe e poi dal cinema, che Terry Gilliam, visionario regista di 'Brazil', mette in scena in 'I fratelli Grimm e l'incantevole stregà, kolossal di fantasia, avventura, amore, horror e humor, in concorso a Venezia 62.

"Se si sopravvive alle fiabe, si è preparati ad affrontare il mondo reale", sostiene Gilliam e nel suo film da 80 milioni di dollari, cast stellare, per girare il quale è stato costruito dal nulla un villaggio di 25 edifici e trapiantata in studio un'intera foresta di 700 alberi, succede proprio così: per salvare la bella, addormentata da un sortilegio, occorre conoscere il finale della fiaba, sapere che serve il bacio di un principe. Come per sconfiggere la strega malvagia è necessario rompere lo specchio.

Così sarà, alla fine, Jacob (Heath Ledger), il fratello sognatore che crede alle favole, a salvare tutti, anche il cinico Will (Matt Damon) che sulla credulità popolare ha messo in piedi il business. I fratelli Grimm, nella realtà storica eminenti germanisti e patrioti che volevano dare al popolo tedesco l'orgoglio delle proprie tradizioni popolari, sono nel film di Gilliam, infatti, due simpatici truffatori che attraversano il paese facendosi pagare per sconfiggere streghe e draghi che loro stessi costruiscono ed animano. Una sorta di artigiani degli effetti speciali 'ante litteram'. Non da meno sono le elaborate ma alla fine inefficaci macchine da tortura di Cavaldi (Peter Stormare), boia di Parma al servizio del governatore imposto dall'esercito francese sulla Germania, il Generale Delatombe (Jonathan Pryce). Siamo infatti all'indomani dell'invasione napoleonica e - volendo - un'altra chiave di lettura della saga dei fratelli Grimm può essere anche nello scontro tra la filosofia illuminista e lo stile di vita basato sul mito e le vecchie credenze.

Per gli amanti delle letture profonde, ancora, c'é la bellissima cacciatrice Angelika (Lena Headey) che, dice Gilliam, "può essere considerata la prima donna emancipata del suo villaggio", perciò tenuta a distanza, ritenuta 'maledetta'. "Nessuna prima di lei era andata via, a frequentare un'università in città".

"Mi piacciono i film che hanno dentro tante cose" conferma Gilliam, ma soprattutto "mi piace la fantasia, mi piacciono le favole, più di quelle dei Grimm quelle di Andersen, come 'I vestiti dell'imperatoré dove solo i bambini possono vedere le cose come sono davvero". Monica Bellucci, invece, dice di preferire Capuccetto Rosso, soprattutto per via del lupo, "così inquientate". E le è piaciuto fare la strega per Gilliam, anche essere invecchiata di 500 anni, con la pelle incartapecorita. "Purtroppo non ci arriverò mai a quell'età -afferma sorridendo soave-, mi piacerebbe, anche vecchia e brutta poter continuare a prendere il thé e chiacchierare con le amiche". E, mentre le star made in Usa continuano a ridacchiare tra loro e rispondere a monosillabi, la bella umbra, ex fotomodella, che risponde in inglese e francese, oltre che italiano, osserva: "la mia strega è anche per chi ha il mito dell'apparire, dell'immagine. Guardate cosa le donne sono disposte a farsi oggi per rimanere belle!".

Il film del visionario regista de 'La leggenda del Re Pescatore', per piacere al pubblico ha tutti gli ingredienti: c'é la forza fantastica delle favole che hanno cresciuto generazioni di bambini, effetti speciali ed una scenografia da kolossal, c'é l'horror che conquista il pubblico adolescente e persino un bel po' di humor. C'é un cast che va da Matt Damon a Heath Ledger (al Lido anche in 'Casanova' e 'Brokeback Mountain'), da Jonathan Pryce a Lena Headey, da Peter Stormare a Monica Bellucci. Per chi vuole trovare al cinema anche una morale, c'é l'amore e la forza dei sogni che vincono. E, come tutte in le favole che si rispettino, c'é ovviamente il lieto fine.

BATTIATO: BEETHOVEN GENIO, DEI FISCHI NON MI IMPORTA
"Doveva essere per forza Beethoven, il più moderno nel linguaggio e il più contemporaneo nel pensiero". Franco Battiato non ha dubbi, se doveva scegliere un musicista come protagonista della sua seconda prova di regista, quello doveva essere il maestro tedesco. "Ci sono stati fischi, risate? - commenta - Non mi importa, siamo ad un festival, non si deve piacere per forza a tutti. Io credo nel pubblico d'elite nonostante poi la mia musica abbia conosciuto il grande pubblico".

Con il regista Alejandro Jodorowsky nei panni di Beethoven, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni in quelli di due autori televisivi che regrediscono nel passato ritrovandosi nei panni di due contemporanei del musicista, 'Musikanten', presentato nella sezione Orizzonti, è un atto d'amore nei confronti di "un genio, che abbiamo raccontato - dice - utilizzando il suo stesso epistolario", ma anche un grido di allarme che nasce da una preoccupazione reale.

Ritornata nel presente dopo il suo viaggio psichedelico, Marta (Bergamasco) scopre che un colpo di stato globale ha coinvolto tutte le democrazie."Sono uno che viaggia e viaggiando vedo i canali stranieri - ha detto Battiato - qui in Italia c'é servilismo e occultamento dell'informazione, ma andando all'estero si nota subito che ci sono camicie nere ovunque, pronte ad entrare in azione. Siamo alle prove generali".

"Beethoven è stato un genio per la musica come Da Vinci per la pittura, Einstein per la scienza e Witgenstein per la filosofia - ha detto Jodorovsky, regista di film visionari come 'Il topo' e 'La montagna sacra' - Non tutto il mondo è come Bush, esistono degli artisti, dei geni che devono essere raccontati. Il film di Battiato è un viaggio psichedelico che richiede uno sforzo allo spettatore, ma ben venga perché il cinema degli "uomini ragno" e dei "quattro fantastici" è infantile e personalmente mi fa orrore".

Prodotto da L'Ottava, casa di produzione del regista, e da Rai Cinema, il film è ancora in attesa di distribuzione.

TIEPIDI APPLAUSI ALLA PRIMA STAMPA DI ZANUSSI
Tiepidi applausi alla prima stampa del film del regista polacco Krzysztof Zanussi, PERSONA NON GRATA, in corsa per il Leone d'oro e che sarà distribuito in Italia dall'Istituto Luce che ha anche coproduttore insieme a Polonia e Russia. Problemi tecnici a inizio proiezione. La pellicola, in lingua polacca, aveva infatti una doppia sottotitolazione in inglese mentre mancava quella annunciata italiana. Dopo alcune proteste la proiezione è stata interrotta ed è ripresa, dopo circa 15 minuti, con l'arrivo della pellicola con la doppia sottotitolazione: inglese e italiano
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