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Biennale di Venezia - aggiornamenti

Ultimo Aggiornamento: 13/09/2005 11:31
04/09/2005 17:18
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VENEZIA, BATTIATO: BEETHOVEN GENIO, DEI FISCHI NON MI IMPORTA
A N S A

VENEZIA - "Doveva essere per forza Beethoven, il più moderno nel linguaggio e il più contemporaneo nel pensiero". Franco Battiato non ha dubbi, se doveva scegliere un musicista come protagonista della sua seconda prova di regista, quello doveva essere il maestro tedesco. "Ci sono stati fischi, risate? - commenta - Non mi importa, siamo ad un festival, non si deve piacere per forza a tutti. Io credo nel pubblico d'elite nonostante poi la mia musica abbia conosciuto il grande pubblico".

Con il regista Alejandro Jodorowsky nei panni di Beethoven, Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni in quelli di due autori televisivi che regrediscono nel passato ritrovandosi nei panni di due contemporanei del musicista, 'Musikanten', presentato nella sezione Orizzonti, è un atto d'amore nei confronti di "un genio, che abbiamo raccontato - dice - utilizzando il suo stesso epistolario", ma anche un grido di allarme che nasce da una preoccupazione reale.

Ritornata nel presente dopo il suo viaggio psichedelico, Marta (Bergamasco) scopre che un colpo di stato globale ha coinvolto tutte le democrazie."Sono uno che viaggia e viaggiando vedo i canali stranieri - ha detto Battiato - qui in Italia c'é servilismo e occultamento dell'informazione, ma andando all'estero si nota subito che ci sono camicie nere ovunque, pronte ad entrare in azione. Siamo alle prove generali".

"Beethoven è stato un genio per la musica come Da Vinci per la pittura, Einstein per la scienza e Witgenstein per la filosofia - ha detto Jodorovsky, regista di film visionari come 'Il topo' e 'La montagna sacra' - Non tutto il mondo è come Bush, esistono degli artisti, dei geni che devono essere raccontati. Il film di Battiato è un viaggio psichedelico che richiede uno sforzo allo spettatore, ma ben venga perché il cinema degli "uomini ragno" e dei "quattro fantastici" è infantile e personalmente mi fa orrore".

Prodotto da L'Ottava, casa di produzione del regista, e da Rai Cinema, il film è ancora in attesa di distribuzione.

TIEPIDI APPLAUSI ALLA PRIMA STAMPA DI ZANUSSI
Tiepidi applausi alla prima stampa del film del regista polacco Krzysztof Zanussi, PERSONA NON GRATA, in corsa per il Leone d'oro e che sarà distribuito in Italia dall'Istituto Luce che ha anche coproduttore insieme a Polonia e Russia. Problemi tecnici a inizio proiezione. La pellicola, in lingua polacca, aveva infatti una doppia sottotitolazione in inglese mentre mancava quella annunciata italiana. Dopo alcune proteste la proiezione è stata interrotta ed è ripresa, dopo circa 15 minuti, con l'arrivo della pellicola con la doppia sottotitolazione: inglese e italiano.

CASANOVA BAGNATO, PIOGGIA SULLA FESTA PER IL FILM
Nel vortice mondano che fa da corollario della Mostra, vittima illustre della pioggia, ieri sera a Palazzo Ducale, la megafesta per il "Casanova" di Hallstromm. Ben annunciavano le carnevalesche piramidi umane e la mongolfiera - inattesa trovata del film - che attendevano gli invitati all'ingresso del palazzo, così come lo scenografico allestimento preparato con un lavoro di settimane all'interno. Ma la pioggia non ha avuto pietà, costringendo i circa 700 ospiti a riparare, insieme ai tavoli imbanditi con cura e coperti di tovaglie color oro settecentesco, sotto i portici del cortile. Cruccio peggiore, la mancata performance della torta che avrebbe dovuto essere sollevata da piccole mongolfiere, grazie a un ingegnoso marchingegno. A onorare la festa tra i vip, un generoso Jeremy Jrons che non ha temuto di bagnarsi e così anche il resto del cast del film insieme ai registi Spike Lee e Terry Gilliam oltre ad Alba Parietti e Barbara Bouchet. Successo assicurato comunque all'evento: Casanova bagnato - si sussurrava tra i tavoli - Casanova fortunato.

TRA MITO E INVENZIONE IL CASANOVA INNAMORATO
Hanno letto tutto il possibile sul vero Casanova. Poi hanno messo da parte i libri, e si sono messi a fare il film. E' nato così, racconta il regista Lasse Hallstrom, il "Casanova" prodotto dalla Disney e che passa stasera fuori concorso alla Mostra.

"Ma se ci siamo concessi molte libertà - aggiunge il regista di 'Chocolat' e 'Le regole della casa del sidro' - abbiamo rispettato il periodo nelle ambientazioni d'epoca a Venezia, e soprattutto abbiamo mantenuto una qualità del vero Casanova: la capacità di comprendere nell'intimo le donne".

Ma se questo permette al giovane Casanova di Heath Ledger di vivere ogni conquista, per quanto fuggevole, come un intenso atto d'amore, l'imprevisto nasce quando gli si mette sulla strada una donna bella e di grande intelligenza (Sienna Miller), orgogliosa paladina dell'emancipazione e soprattutto poco propensa a rispondere alle sue galanterie.

Un imprevisto che trasforma Casanova al punto da spingerlo non solo ad offrire la propria vita per lei, ma addirittura a svestirsi della sua precedente identità per diventare un devoto e fedele innamorato. Anche se questo non gli impedirà, grazie ad uno dei tanti colpi di scena a sorpresa di questa avventurosa commedia romantica, di salvaguardare ancora per molti anni, nella sua Venezia, la fama di grande seduttore.

Heath Ledger - uno dei principali protagonisti di questa Mostra, visto che qui intepreta anche 'Brokeback Mountain' di Ang Lee e 'I fratelli Grimm' di Terry Gilliam - non esita a gigioneggiare sul suo personaggio. "Io dò molta importanza all' amore come fa Casanova, che si innamora veramente - risponde in conferenza stampa -, diversamente da Don Giovanni che invece poi si prende gioco delle sue conquiste".

Certo è che il film è per lui una dura prova anche nel fare onore a Casanova come abile spadaccino, astuto simulatore e atletico autore di rocambolesche fughe, spesso al limite della verosimiglianza. Come nel caso del movimentato inseguimento tra carrozze e cavalli in piazza San Marco, quando Casanova e Francesca sfuggono avventurosamente al patibolo sul quale, con proprio grande soddisfazione, l'inquisitore Pucci (Jeremy Irons) era riuscito a mettere entrambi.

"Mi è piaciuta questa parte di uomo tanto altero - osserva Irons, di cui è ancora fresco il ricordo come Antonio, al fianco di Al Pacino, nel 'Mercante di Venezia di Michael Radford -, che poi finisce per sgonfiarsi come un palloncino''. Orgogliosa invece, Sienna Miller, di essere la bella ma soprattutto intelligente Francesca, femminista ante litteram, come la definisce. Lena Olin riesce splendidamente nel suo personaggio di matura ma ancora intatta bellezza, a fianco di un Oliver Platt che sposa senza esitazione gli aspetti grotteschi di Paprizzio, per trasformarlo poi in un alleato potente e leale di quello stesso Casanova che pur lo aveva ingannato.

Doveroso segnalare infine un aspetto un po' comico del film in lingua originale: i nomi italiani pronunciati senza ritegno con pieno accento anglosassone. Quattro mesi di riprese in laguna non sono evidentemente serviti, agli attori, come un metaforico bagno in Arno.

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