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Afterhours salta l'esibizione al Neapolis Festival

Ultimo Aggiornamento: 12/07/2005 17:47
09/07/2005 14:06
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da rockstar:

L'amarezza è grande; secondo il Direttore Organizzativo e Amministratore della società Carpisa Neapolis Festival Sigfrido Caccese gli Afterhours hanno arrecato un danno di immagine alla manifestazione partenopea non esibendosi nella serata di apertura.

Nel tardo pomeriggio del 7 Luglio sono arrivati in rapida sequenza due comunicati stampa, uno da parte del Festival e uno da parte degli Afterhours firmato da Manuel Agnelli nel quale comunicava l'annullamento della loro esibizione.

La band milanese lamenta un “comportamento sprezzante, umiliante e arrogante tenuto dagli organizzatori” che non avrebbero avallato la richiesta di Agnelli e Soci di posticipare la loro esibizione di 45 minuti, ossia dalle 21:00 alle 21:45 e di aumentare di 15 minuti il loro spazio; l'organizzazione risponde che “la data e l'orario di esibizione” sono “stati comunicati da più di due settimane”.

L'assenza di un contratto scritto sembrerebbe essere alla base della disputa, tant'è che Agnelli scrive nelle sua missiva alla stampa: “Ci scusiamo con il nostro pubblico ma riteniamo che la nostra dignità non possa essere calpestata dal provincialismo e dalla mancanza di rispetto di chi considera accessorie regole basilari come la sottoscrizione di un contratto”.

RockStar.it ha raggiunto telefonicamente il sig. Caccese: “Nel nostro Festival suonano 32 artisti e nessuno ha richiesto un contratto scritto, tutto si è svolto con accordi verbali confermati a mezzo stampa.
Gli Afterhours conoscevano la nostra politica, tant'è che sono venuti a Napoli, soggiornato negli alberghi da noi messi a disposizione e, pur sapendo quanto teniamo al rispetto degli orari, hanno tenuto un comportamento non comprensibile richiedendo la posticipazione della loro esibizione di 45 minuti.
L'assenza di un contratto è una scusa; sono stati diffidati e molto probabilmente agiremo per vie legali”.

Gli Afterhours si sarebbero dovuti esibire sul Metropolitan Stage alle 21:00, alle 22:00 sul palco centrale era fissato il concerto degli Kraftwerk; serata che continuava sul Metropolitan con LCD Soundsystem e Kasabian.

“Loro credevano di essere penalizzati” continua Caccese “L'orario non si adattava alla loro idea di head-liner e se ne sono andati senza avvertire l'organizzazione.
Abbiamo comunicato la loro assenza con cartelli ai botteghini e internamente a mezzo amplificazione; su 4.500 presenti hanno richiesto il rimborso solo 15 presone confermando l'importanza del festival e l'inopportuno comportamento degli Afterhours i quali non hanno capito lo spirito della manifestazione.
Si sono comportati come bambini viziati!”.

La Mescal, immediatamente contattata da RockStar.it, non ha ancora commentato le dichiarazioni di Caccese.

09/07/2005 14:06
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Il leader degli Afterhours ha voluto rispondere di persona alle dichiarazioni di Sigrifdo Caccese, Direttore Organizzativo del Neapolis Festival, che ha accusato la band milanese di essere “dei bambini viziati” (vedi news).
“Io sono un bambino di 40 anni che ieri ha perso 7/8.000 Euro di spese” ha spiegato Manuel Agnelli direttamente a RockStar.it “Quindi la decisione di non suonare non è stata presa con leggerezza.
Ci è costata molto cara, e non solo in termini economici, ma anche morali e personali.
Sono settimane che discutiamo con l'organizzazione di tantissime cose, non di una sola, non solo dell'assenza di un contratto.
Dobbiamo avere delle garanzie, non è per vizio, abbiamo uno staff di 20 persone che devono essere pagate regolarmente”.

Il Neapolis conferma che nessuno degli artisti presenti ha firmato un contratto.
“Questa cosa è ridicola, voglio che mi dimostri che un artista inglese è venuto a Napoli senza un contratto; e comunque questa cosa non ci riguarda, a me non interessa come vengono gli altri artisti. Noi abbiamo una politica professionale che portiamo avanti da anni. […] Non a causa dei fatti che ci siamo irritati, è nel comportamento, nel modo in cui ci trattavano, con un'arroganza pazzesca, utilizzandoci come tappa buchi all'interno del cast sistemando qualsiasi altro gruppo straniero, perché chiaramente i gruppi inglesi hanno dei management più potenti e fanno paura.
Ci hanno cambiato l'orario, giorno e palco ripetute volte e noi siamo venuti mostrando la nostra buona volontà, forse sbagliando, cercando di mediare fino all'ultimo.
Perché era molto tempo che non suonavamo a Napoli.
Non è la prima volta che succede una cosa simile a un gruppo italiano, è il tipico comportamento che viene riservato a noi nei festival internazionali qua in Italia: trattamento provinciale che denota esterofilia e una certa paura di management più grossi. [comportamento] Poco legato allo spirito di un festival e molto poco professionale.
E' una decisione che ci è costata molto e non abbiamo preso come ‘bambini viziati', non lo sono perché ho 20 persone sotto di me e mi fa ridere che la pensino così. Le loro dichiarazioni sono indice della loro superficialità”.

Secondo quanto dici quindi avrebbero sfruttato il vostro nome per attirare gente e poi la vostra disponibilità nel cercare di mettervi dove stava più comodo a loro?
Assolutamente si, questa è un'analisi perfetta. Sapevano che avremmo portato gente e ci sono rimasti male quando molta gente se n'è andata, senza restituire tutti i biglietti richiesti.

Loro dicono di aver rimborsato 15 biglietti alle persone che hanno fatto richiesta, su 4.500 presenti.
"4.500 persone è un dato molto ottimistico, devono avere la vista doppia. Mi sembra veramente il doppio di quelli che c'erano. A me molti ragazzi mi hanno detto che biglietti non sono stati rimborsati, forse solo a chi faceva un gran casino".

Come avete intenzione di comportarvi adesso nei loro confronti?
"Senza un contratto firmato, cosa che gli è stata chiesta fin dall'inizio, non avrebbero potuto inserire il nostro nome da nessuna parte; invece era nei cartelloni e manifesti. E' illegale, è un comportamento passibile di querele e denuncia, e non escludo che verrà fatta".

Loro vi hanno diffidato e molto probabilmente agiranno per vie legali.
"Non vedo come, senza contratto. […] Sono anni che combattiamo sta battaglia qua, su la dignità nei confronti dei gruppi italiani, almeno in Italia. In realtà siamo trattati a pesci in faccia. I Marlene Kuntz (questa sera al Neapolis, ndr) suonano alle 20:20, per me non è un orario dignitoso per un gruppo come loro".

Quali erano le vostre richieste?
"Noi volevamo suonare alle 22:30 sul palco centrale, cosa definita sul contratto che non è mai stato firmato. Se ci dicevano che non era possibile non avremmo accettato, grazie e arrivederci, invece ci hanno portato fino a qui [Napoli] perché gli serviva il nostro nome.
La loro penultima offerta era quella di suonare alle 21:45 per un'ora e un quarto, abbiamo detto ‘Va bene, siamo qui e se non suoniamo alla gente che è venuta dispiacerà moltissimo'. Pochi minuti dopo mi chiama il mio tour manager e mi dice: ‘No, è troppo tardi, dicono che dovreste suonare alle 21:15 sul palco B e non sul palco A'.
Ci stanno prendendo per il culo, ho pensato; alla fine andremo lì e ci diranno di suonare alle 21:00. Questo comportamento mi ha fatto temere per tutto il resto: pagamento del cachet, trattamento, situazione tecnica decente, sulla quale il manager dei Kasabian avrebbe qualcosa da dire… poi dimostrato anche dal fatto che i Kasabian hanno suonato con 50 minuti di ritardo davanti a 300 o 400 persone, ritardo nonostante noi non avessimo suonato.
Il loro manager ha detto ‘Al Neapolis mai più!'.
E' come invitare un vegetariano a casa tua e preparare la carne, tu mi hai preso per il culo e io non mangio, non è che per non farti dispiacere mi mangio la bistecca di bue".

Secondo te adesso ci sono i presupposti e le possibilità per creare un'associazione che tutela i musicisti?
"Qualche anno fa ti avrei risposto di si.
Con il Tora! Tora! i presupposti c'erano. E' una cosa molto impegnativa e delega molto potere, non è semplice, non è una cosa che si fa in due giorni, se non vogliamo che sia una buffonata. Ci penseremo".



09/07/2005 15:17
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Al momento mi secca leggere cronaca rosa...
09/07/2005 15:23
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Scritto da: Kazufai 09/07/2005 15.17
Al momento mi secca leggere cronaca rosa...



Credo non si tratti di semplice cronaca rosa.
Agnelli ha fatto emergere un problema purtroppo ricorrente nel panorama italiano, ed è stato l'unico ad avere le palle (e forse le spalle coperte) di farlo.
Lo ammiro anche per questo.
09/07/2005 15:40
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in Italia manca all'appello una componente essenziale "la cultura del rispetto artistico".
11/07/2005 15:19
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***
cronaca rosa ????

questo è un problema gravissimo , ed Agenlli ancora una volta ha dimostrato la sua coerenza !!!

gruppi come afterhours e marlene kuntz sono attulamente tra le migliori rockband al mondo ! e come tali devono essere trattati!

mi dispiace solo che i marlene suoneranno!

ho i coglioni pieni di questi gruppetti rock del cazzo inglesi e americani! ragazzi SVEGLIA il rock italiano (afterhours , marlene kuntz e PGR) attualmente è forse il migliore rock del mondo per forma e sostanza.

se c'è qualcuno che non lo capisce ....che continui ad ascoltare i Kasabian.. e tanti altri gruppetti che hanno fatto del vendersi un arte.

la gente se vuole vada ad ascoltare i Kasabian....

non hanno capito un cazzo!

[Modificato da indifference 11/07/2005 17.37]

12/07/2005 17:47
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non sono d'accordo. non esiste solo quello che manda brand:new (vedi Kasabian), rendiamocene conto, almeno. poi, uno ascolti ciò che gli pare e piace.[SM=g27959]
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