cari amici delle destre, cari amici delle sinistre
forti sostenitori della teoria carnapiana (del primo Carnap si intende, "il riferimento al dato"), cosa dire dinanzi al trionfo democratico di un'elezione? si può giustificare sistematicamente una sconfitta? specificare i motivi che portano una compagine politica ad essere "più forte a livello elettorale"? voi tutti direte di si, e io non posso che associarmi. partendo dall'assioma "la cosa sta cosi perchè si dice cosi" cercherò di dire la mia; a coloro che ritengono il catanese sensibile rispetto a quelle opere di recupero urbano ha voluto premiare con il voto l'attuale amministrazione (evito di inserire la variante "inciviltà" perchè si dirà, a giusta causa, che essa non ha nè un colore nè una coscienza politica, e il semplice fatto che tale sensibilità collettiva si traduca nell'immediato in mal costume generale è un dato irrilevante), domando: che spazio trovano in questa logica taluni movimenti elettorali e certi fattori esterni? quanto hanno inciso sul risultato? tanto,poco o nulla?
Andiamo avanti; "errori dell'opposizione": si è stati, a mio avviso,
un pò troppo lontani dalle piazze, dai problemi della gente e dalle loro esigenze, il che è sempre un'ottima possibilità per ottenere o perdere consenso, ad essere onesto non ricordo una grande campagna elettorale da parte di taluni; sono o no fattori incidenti?
Esaurita la prima parte passo alla considerazione personale: perchè preferire, antecedentemente, Bianco a Scapagnini? detto fatto, non nutro particolare simpatia nei confronti di certi soggetti politici che gravitano intorno al professore, oltre ad essere dichiaratemente di sinistra e poco incline a cambiamenti di verso (rispondendo a r.reed qualora ci fosse paperino schierato dalla sinistra, non voterei, limitandomi ad esercitare un mio diritto). Possiamo anche aggiungere l'indifferenza ai problemi culturali (negli ultimi tre anni), ma come direbbe qualcuno le città vanno avanti con gli imprenditori e non con gli artisti. mi piace inserire "ANCHE" nella speranza di non turbare qualcuno.
Resta comunque il dato che i catanesi hanno scelto come sindaco, Umberto Scapagnini; oggi 20 maggio 2005, qualcuno gioisce, altri dovrebbero riflettere.
Concludo rilasciando un attestato di stima a quanto detto da riccardo (yeast), analisi onesta e morale la sua, che ha evitato la ridicola retorica dei fiori, nel rispetto dell'antico detto "diamo a cesaere quello che è di cesare".
Ora caro Emanuele posso tornare ad aspettare il commento del nostro simpatico e silenzioso lettore?