15/05/2005 18:50 |
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| | | Post: 2.417 Post: 503 | Registrato il: 02/08/2004 | Sesso: Maschile | Grado: Utente | Livello: Senior | | OFFLINE |
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Senza nulla togliere ai meriti dell'autore, che ha interpretato con capacità lo spirito dell'album, la lettura della scheda in oggetto mi ha lasciato un pò perplesso, soprattutto nelle battute finali, che riporto in sintesi:
""Sotto il punto di vista musicale e compositivo l’album non è certo giudicabile sufficentemente, ma forse proprio in questo controsenso sta la sua forza.""...concetto che credo di non aver afferrato appieno...e poi di seguito:""In un certo senso anticipa di piú di trent’anni la rivoluzione grunge portata avanti dai Nirvana, facendo emergere le storie dei bassifondi newyorkesi, sputandole in faccia alla societá, facendo capire che per scrivere una canzone non basta la tecnica, ma servono innanzitutto le idee, i sentimenti (positivi e negativi che siano) e un po’ di sana vena poetica"".
Sostanzialmente, ne emerge un giudizio anche equilibrato che mette in luce i punti forti e le spigolosità di una formula ormai passata alla storia...ciò che non condivido pienamente è forse l'accostamento con il grunge - che, daccordo, i V.U. hanno sicuramente anticipato inconsapevolmente ed in maniera incolpevole - ma che mi sembra un pretesto "a posteriori" per valutare la portata storica della band.
Piuttosto, le reali innovazioni o meglio gli elementi di rottura che l'album ha apportato, avrebbero meritato d'essere dichiarati a voce più alta.
Questa la mia umile opinione.....parliamone.
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