Ecco la presentazione che fa del Cineforum il sito ufficiale (www.fuoricircuito.it):
Da qualche anno assistiamo all'insolito fenomeno della moltiplicazione delle sale cinematografiche. Insolito perchè, fino a non molto tempo fa, il fenomeno era di natura contraria: le sale chiudevano. Anni in cui era in atto una sorta di implosione del cinema (e della società); giorni in cui lo "spettacolo del capitale" si manifestava in tutta la sua potenza attraverso la televisione, medium più pervasivo e persuasivo. Le sale si trasformavano in negozi d'abbigliamento global style, supermercati o, più tristemente, in anonimi depositi di merci qualsiasi. Quando le sale cercavano di sopravvivere all'estinzione della specie, si "specializzavano" dedicandosi al porno o, altrimenti, a robetta/robaccia di varia natura, tipo i film di Natale, quelli per i soldati in licenza e così via. Certo, tra estinzione e sopravvivenza, non è semplice stabilire quale fosse la via più gloriosa.
I multiplex, le nuove cattedrali del consumo spettacolare, rappresentano invece l'incarnazione della situazione attuale; una situazione in cui la proliferazione e il maquillage vanno nella direzione dell'ottimizzazione del profitto più che verso l'allargamento e la differenziazione dei cartelloni. Ad allargarsi pare che sia solo l'appiattimento dell'offerta. Basti pensare che, in una città come Catania, giunge circa la metà dei film distribuiti in Italia, mentre il singolo blockbuster (il film campione d'incassi, solitamente di produzione hollywoodiana) tiene banco in diverse sale contemporaneamente. Per gli esercenti delle sale, che sono purtuttavia dei commercianti di intrattenimento, il rischio di rimanere con la sala vuota è troppo alto. La posta in gioco è moneta sonante. E la cultura, come al solito, non paga.
Di fronte a tanta abbondanza (che a volte diventa inflazione), la carenza (che a volte diventa mancanza) di spazi ed occasioni di visione "alternativa" resta invece la stessa. Homeless cinema?
Fuoricircuito è un ciclo di appuntamenti dedicato a quel Cinema che al cinema non è di casa. Ma per decidere chi ospitare e chi lasciare fuori dalla porta, dobbiamo prima stabilire le leggi dell'ospitalità o, quantomeno, segnare delle differenze, marcare un territorio, giusto per chiarire il senso delle nostre scelte. Così, già nella scelta del nome del ciclo abbiamo voluto esprimere una differenza sostanziale, forse "la" differenza: quella tra ciò che viene distribuito nelle sale del circuito commerciale (il cosidetto cinema) e ciò che resta "fuori circuito", appunto, perchè non è più distribuito o non lo è mai stato e, forse, non lo sarà mai. Si tratta di riscattare quella produzione filmica che, per motivi quasi sempre economici - ma, a volte, e non solo in passato, anche per motivi religiosi, politici e di varia opportunità - rimane in sospensione purgatoriale, celata allo sguardo degli spettatori. Fuoricircuito vuole quindi privilegiare quel cinema che si pone come sguardo sull'alterità e la differenza, cinema che è esso stesso differenza, cosa "altra" dal resto del cinema. Dal momento che l'alterità è sia nel soggetto che nell'oggetto, non ci resta che assimilarla anche nel metodo, trasformando Fuoricircuito in un ciclo sui generis: oltre a gettare uno sguardo sul cinema d'autore del presente, relegato solitamente nelle occasioni dei festivals, si proporranno le pellicole più interessanti realizzate in passato (prossimo ma anche remoto), ora viste attraverso una consapevolezza che è (anche) la misura della distanza che ci separa da esse; si ospiteranno retrospettive monografiche su autori poco noti o sulla produzione meno conosciuta di quelli più noti; si proporranno selezioni provenienti dai festival più interessanti e meno blasonati; si cercherà di ricontestualizzare il cinema di "genere" sottraendolo alla squalificazione di semplici etichette (cinema di serie B, Z, Trash...); si getterà un ponte verso le cinematografie straniere (non-occidentali); si cercherà di dare il giusto spazio alle proiezioni in lingua originale (con i sottotitoli in italiano, che a volte realizzeremo appositamente!); il documentario e il cortometraggio, amati dal pubblico e bistrattati dalle sale cinematografiche dedite al mainstream, saranno ospiti fissi, così come il cinema d'animazione, cui il pubblico dimostra di essere sempre più affezionato.
Last but not least, Fuoricircuito è nato un anno fa dalla collaborazione tra Officine (Zo, Mappe, Sofar... ) e Azdak (Ariston, Cinestudio... ). Un sodalizio necessario, un investimento comune senza il quale questo ciclo avrebbe avuto un'altra impronta o forse non avrebbe avuto le forze sufficienti per poter vedere la luce. Dopo la prima stagione, di sole 5 date, in cui abbiamo sperimentato l'interesse del pubblico per una proposta cinematografica d'autore, ora quadruplichiamo il numero delle proiezioni. Il nostro sforzo, data la natura non commerciale dell'operazione culturale, come si può immaginare è enorme. Ma è un progetto in cui crediamo e in cui crede un pubblico dal quale abbiamo ricevuto parecchie sollecitazioni, segnali di stima e stimoli a continuare.
Abbonamento Studenti
Da mercoledi 23 febbraio saranno disponibili gli abbonamenti per studenti. L'abbonamento consente di risparmiare notevolmente (solo 2 euro a proiezione!) e di assistere a tutti i film di Fuoricircuito fino alla fine della stagione 2004-2005 (10 proiezioni).
Il costo dell'abbonamento è di
€ 20 (comprensivo della tessera Fuoricircuito, se non posseduta). Per acquistare l'abbonamento occorrerà esibire il proprio libretto d'iscrizione presso il botteghino.
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Il Cibicida vi consiglia calorosamente di partecipare alle proiezioni, dato che il programma vanta pellicole dall'indubbio spessore artistico che, come recita lo stesso nome della manifestazione, sono "fuori dal circuito" canonico delle nostre visioni.
Precisiamo inoltre che è possibile acquistare anche i biglietti per le singole proiezioni al costo di
4 euro.
Le proiezioni avverrano nei rinnovatissimi locali dello Zo, in due fasce orarie
(20.30 - 22.30).
Accorette numerosi, a partite da giorno 2 marzo.
[Modificato da Emanuele Brunetto 26/02/2005 14.44]