MANSON NON CI STA
Il Reverendo del Rock - da venerdì sui grandi schermi italiani nel film diretto e interpretato da Asia Argento, "Ingannevole È Il Cuore Più Di Ogni Altra Cosa" - si è opposto alle accuse di "istigazione indiretta" mossegli, ancora una volta, in un caso di omicidio fra adolescenti. La scorsa settimana un ragazzo di 16 anni inglese è stato condannato a venti anni anni di reclusione per aver ucciso nel 2003 la sua fidanzatina. Dopo l'assassinio, il ragazzo - grande fan di Manson - aveva mutilato il corpo della vittima e, secondo i giudici, aveva preso spunto da un dipinto di Manson, di cui possedeva una copia. Ancora una volta - come tristemente accade in casi simili - i media e gli inquirenti hanno fatto la celebre equazione: giovane disturbato + musica metal = violenza e raptus di follia. Manson - già tirato in ballo in passato per casi ancora più drammatici, come la tragedia alla Columbine High School - questa volta non ha proprio gradito e ha respinto categoricamente ogni associazione fra la sua musica, la sua arte e la vicenda. "Non cercate la colpa altrove", ha detto in un'intervista, "La causa di un evento così drammatico è da cercare nel disturbo psichico di chi compie un atto del genere e nell'influenza che riceve nella famiglia".
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