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Per non dimenticare

Ultimo Aggiornamento: 02/02/2005 15:42
27/01/2005 12:52
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BRUXELLES - Con 617 si', nessun no e dieci astensioni il Parlamento europeo ha approvato la mozione comune sull'antisemitismo, il razzismo e l'olocausto.

Approvato anche un emendamento di Martin Schulz (Pse) per definire il lager di Auschwitz della Germania nazista.

AUSCHWITZ, MINUTO DI SILENZIO A PARLAMENTO EUROPEO
La plenaria del Parlamento europeo ha appena osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'Olocausto, in occasione del 60/o anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz.

GIORNATA MEMORIA: FINI, SCONFIGGERE IGNORANZA E IGNAVIA
Nel giorno del 60/o anniversario della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, il ministro degli esteri Gianfranco Fini ha detto che vanno sconfitte ''soprattutto l'ignoranza e l'ignavia''. Intervenendo a un convegno nella sala del Cenacolo della Camera dei Deputati in occasione della giornata della memoria, Fini ha precisato che ''Si e' ignoranti quando si nega la realta' di quello che e' stato e ha rappresentato per la storia l'Olocausto, quando non lo si comprende pur avendo tutte le ragioni per farlo''. Ma, ha detto ancora il vicepresidente del Consiglio, ancora peggio dell'ignoranza ''e' l'ignavia, l'indifferenza, e' dire 'ancora' dopo sessant'anni''.


27/01/2005 12:54
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12:19 Fassino: l'origine della libertà nella lotta contro il nazifascismo
L'origine della libertà, della pace e della prosperità dell'Europa va ricercata nella lotta contro il nazifascismo. Lo ricorda il segretario dei Ds Piero Fassino che questa mattina, in occasione della giornata della memoria, ha visitato il museo storico della Liberazione, in via Tasso a Roma. "Non dimenticare da dove viene la nostra libertà - dice il leader della Quercia - non dimenticare che se l'Europa, da più di 60 anni, conosce pace e prosperità, è perchè ci sono stati donne e uomini che hanno lottato per sconfiggere il nazifascismo, per liberare l'Europa dall'orrore della Shoah".


12:11 Pera ai giovani: "Bisogna chiedersi il perchè dell'Olocausto"
"Non basta non dimenticare l'Olocausto; bisogna sempre chiedersi perchè tutto questo è accaduto". E' l'invito rivolto da Marcello Pera ai giovani nel corso di una intervista a 'Radio 24' realizzata mentre il presidente del Senato è a New York, dove ha partecipato all'assemblea dell'Onu.


12:05 Pisanu: "Attenzione a risorgente antisemitismo"
Contro "pregiudizi, tendenze discriminatorie, manifestazioni di intolleranza e di risorgente antisemitismo" è necessaria una "rinnovata attenzione" da parte di tutti i cittadini e, in particolare, da parte delle forze di polizia. A sottolinearlo è il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, in un messaggio rivolto al personale dell'amministrazione civile dell'Interno, della polizia di Stato, delle altre forze di polizia e dei vigili del fuoco.


11:54 Leggi razziali, Emanuele Filiberto ammette responsabilità dei Savoia
"Mi rendo conto della responsabilità politica e morale di Vittorio Emanuele III nel promulgare le leggi razziali del '38. Lo ha detto Emanuele Filiberto di Savoia visitando la mostra, "Dalle leggi ebraiche alla Shoah", rivolgendosi al presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Amos Luzzatto.


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Salve a tutti ragazzi!!Ke ne pensate della giornata della memoria?é qualcosa di troppo strumentalizzato dagli storici? A mio parere non è necessario che ci sia un giorno in cui si ricordi una simile strage come quella di Auschwitz.Sta ad ognuno di noi ricordarla e tenerla dentro. Si incorrerebbe in un effimero tentativo di "sacralizzare" Auschwitz!


[SM=g27983]
01/02/2005 13:44
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Quello che penso
Prendiamo per buona l'ipotesi che basti tenere dentro ognuno di noi un "posto della memoria" con un fascicoletto 'Auschwitz' in bella mostra sul primo ripiano dello scaffale, prendiamo per buona l'ipotesi che il nostro bel fascicoletto agisca automaticamente sulla nostra visione del mondo, che ci faccia vedere il mondo nella prospettiva che il mondo merita dopo una tragedia (anche se, attenzione, Auschwitz è stato solo uno dei lager nazisti - e i lager nazisti non sono stati figli unici, nella storia) di questa portata. Prendiamo per buona l'ipotesi che oggi, nel 2005, basti tenere a mente certi fatti studiati su un libro di storia per cercare di comprenderne le dimensioni e le ripercussioni (perchè possiamo solo cercare di comprendere - comprendere appieno, oggi come oggi, per noi è impossibile).
Ma che ne sarà di chi verrà dopo di noi? Chi spiegherà ai nostri nipoti che quelle cifre sul loro libro di testo sono state PERSONE e PAURE e ANSIE e ANGOSCE e ORRORI?
01/02/2005 14:18
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la giornata della memoria credo che sia il minimo che si debba fare. non dimentichiamoci che in europa e particolarmente in Germania , Austria e Italia ci sono frange estremiste che negli ultimi anni si stanno ingrandendo (sia per ignoranza sia per moda...ma la loro crescita resta sempre un dato di fatto!).

..per un discorso sia educativo, formativo e non per ultimo preventivo già nelle scuole si dovrebbe fare molto di più di quello che si è fatto fino ad oggi ! scritti come "se questo è un uomo" e "il diario di anna frank" andrebbero trattati e studiati come dei classici.

per quanto riguarda il discorso di AdaMcGrath , mi sembra perfetto.
01/02/2005 14:59
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Scritto da: indifference 01/02/2005 14.18
scritti come "se questo è un uomo" e "il diario di anna frank" andrebbero trattati e studiati come dei classici



Sorvolando sulla (a mio avviso dubbia) importanza sociale degli scritti da te menzionati, credo sia semplicemente inutile lo studio di essi nelle scuole. Preciso, non lo studio in generale (la conoscenza non è mai troppa) bensì uno studio particolareggiato e approfondito come tu auspichi. Non sono delle grandi opere letterarie, c'è già poco tempo per studiare Promessi Sposi e Divina Commedia, figuriamoci se lo si trova per studiare questi...
01/02/2005 15:09
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Scritto da: Emanuele Brunetto 01/02/2005 14.59


Sorvolando sulla (a mio avviso dubbia) importanza sociale degli scritti da te menzionati, credo sia semplicemente inutile lo studio di essi nelle scuole. Preciso, non lo studio in generale (la conoscenza non è mai troppa) bensì uno studio particolareggiato e approfondito come tu auspichi. Non sono delle grandi opere letterarie, c'è già poco tempo per studiare Promessi Sposi e Divina Commedia, figuriamoci se lo si trova per studiare questi...



l'importanza sociale è dubbia (ed è vero che è dubbia!) proprio perchè non sono proposte come letture "fondamentali" .
si ok ..in effetti a stento c'è il tempo di ultimare il programma scolastico attuale...ma credo che certi argomenti siano + imiportanti di molti altri trattati dentro le aule delle scuole italiane.
Quanti classici abbiamo letto a metà , di quanti conosciamo (se dipendesse solo dalla scuola!) solo qualche paragrafo (il modo + "barbaro" che posssa esistere per leggere e capire un autore)? con questo volgio dire che invece di fare leggere un paragrafo di Verga , uno di Manzoni , e uno di Pirandello e uno di Svevo (senza capire un cazzo del pensiero dell'autore!) ...si potrebbe fare ben altro..
01/02/2005 16:39
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In realtà "Se questo è un uomo", Primo Levi in generale, già fa parte del programma di letteratura italiana dei licei (a suo tempo, la mia prof. pretese che lo conoscessimo). E' a discrezione dell'insegnante, poi, decidere di privilegiare Manzoni (tanto per citarne uno) dedicando più tempo alle sue opere o -magari- scegliere di sorvolare su una delle sue opere minori per dedicare una lezione ad altri autori un po' meno "sacri" ma i cui lavori, se non dal punto di vista formale, da quello del contenuto sono sicuramente meritevoli di attenzione.
Il punto è che forse siamo troppo tradizionalisti. Che ci suonerebbe strano studiare Anna Frank o Giorgio Bassani per la maturità. Hanno scritto si e no mezzo romanzo, che vuoi che importi?
D'accordo, non avranno subìto la stessa elaborazione e i loro autori non avranno avuto la stessa coscienza letteraria di un mostro sacro come "I promessi sposi" o "Il fu Mattia Pascal", ma dedicare loro (al "Diario" di quella ragazzina che mai avrebbe immaginato di diventare tanto -tristemente- nota, o al "Giardino dei Finzi Contini", o chessoio) un attimo di riflessione (che tradotto può significare anche solo una lezione di due ore) per il messaggio che portano non sarebbe un'idea poi così malvagia, secondo me.
Sono d'accordo, è ancora troppo poco quello che facciamo per ricordare. Se non altro perchè ci fermiamo, è vero, a riflettere. Ma il 28 gennaio torna tutto come prima. E gli estremisti tornano gli estremisti di sempre...
01/02/2005 17:55
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Non si sta parlando della mera conoscenza (se leggete sopra vedete che ho scritto che piu si conosce meglio è), bensi dello studio approfondito dell'opera auspicato da indifference.
Ripeto, la semplice conoscenza va bene (le due ore citate da AdaMcGrath), ma la sostituzione di classici con questi libri mi pare eccessiva e poco costruttiva.
01/02/2005 21:52
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La sostituzione dei classici no, per carità. Però davvero secondo me di opere del genere si parla troppo poco. E non per le opere in sè, ma perchè come ho detto sono testimonianze troppo importanti per non essere nemmeno citate (come accade spesso).

Suvvia, Emanuele, non ti arrabbiare [SM=g27959] -----ER
02/02/2005 15:42
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Io devo dire che ho avuto la fortuna di leggere tutti e tre i libri da voi citati proprio su esortazione della mia insegnante.
Non sono sicura che la giornata della memoria possa servire davvero a qualcosa, forse il fatto do approfondire un pochino l'argomento a scuola potrebbe essere di maggiore aiuto.
Io avevo letto i tre libri citati come letture estive, e poi ci si è trovati un'ora, o forse due per i commenti. Non molto, ma sempre meglio di niente.
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