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SPAZIO E NON SOLO...

Ultimo Aggiornamento: 11/06/2005 17:26
04/01/2005 10:39
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WASHINGTON - Con una torta di compleanno e con l'annuncio di una nuova ennesima scoperta: cosi' la Nasa celebra il compleanno di Spirit, la sonda scesa su Marte un anno fa e che, con la gemella Opportunity, arrivata il 24 gennaio, ha fatto fare grossi progressi nello studio e nell'esplorazione del Pianeta Rosso.

Gli scienziati del Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, che seguono il lavoro di Spirit e Opportunity, hanno rivelato che la prima sonda s'e' recentemente imbattuta in un materiale geologico finora sconosciuto contenuto in una sorta di roccia chiamata 'WishStone', la pietra del desiderio, la cui composizione chimica e' diversa ''da qualsiasi cosa finora conosciuta''.
Gli scienziati ipotizzano che 'WishStone' sia il prodotto di attivita' vulcanica o che sia finito su Marte dallo spazio, come meteorite.
04/01/2005 13:48
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chi sa quante cose sconosciamo !!!
05/01/2005 12:31
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Scritto da: indifference 04/01/2005 13.48
chi sa quante cose sconosciamo !!!



tu molte [SM=g27960]
05/01/2005 15:40
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Scritto da: Emanuele Brunetto 05/01/2005 12.31


tu molte [SM=g27960]



..se fossero solamente "molte" le cose che non conosco...mi sentirei fortunatissimo![SM=g27959]
06/01/2005 16:59
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WASHINGTON - Astronomi hanno osservato la piu' potente eruzione mai verificatasi a nostra conoscenza nell'Universo, grazie all'osservatorio a raggi X della Nasa Chandra. Ne da' notizia un comunicato della stessa Agenzia spaziale Usa.

A causare l'eruzione, e' stata l'interazione tra quantita' di materia enormi e un 'buco nero' di massa eccezionale che cresceva a ritmo molto rapido. L'osservazione dell'eruzione mostra, rileva la Nasa, ''l'enorme voracita' dei grandi buchi neri e il profondo impatto che essi hanno sull'ambiente circostante''. L'eruzione e' stata osservata nell'ammasso di galassie chiamato MS 0735,6+7421, dove il buco nero stava divorando la galassia centrale.
L'eruzione venne causata da una massiccia liberazione di energia gravitazionale, mentre enormi quantita' di materia cadevano nel buco nero: il fenomeno sarebbe durato piu' di 100 milioni di anni e avrebbe generato l'energia equivalente a centinaia di milioni di scoppi di raggi gamma.

La maggior parte della materia coinvolta venne divorata dal buco nero. Ma una parte di essa venne violentemente eiettata dal vortice formatosi intorno al buco nero, prima di esserne catturata.
Brin McNamara, un astrofico della Ohio University di Athens, ha detto: ''Sono stato sorpreso di scoprire che una massa pari a circa 300 milioni di soli e' stata ingoiata''. McNamara e' l'autore di uno studio che compare su Nature.

SU STAZIONE ORBITALE SI ROMPE GENERATORE OSSIGENO
Nuovo intoppo sulla Stazione spaziale internazionale (Iss): si e' rotto un generatore d'ossigeno. A detta del centro di controllo della missione, dislocato nei pressi di Mosca, i due astronauti a bordo - il russo Salizhan Sharipov e l'americano Leroy Chiao, che nelle settimane scorse hanno gia' rischiato la fame - non corrono pero' alcun pericolo.
''Ci sono riserve di ossigeno sufficienti per parecchi mesi'', ha assicurato oggi il centro di controllo. A Sharipov, ingegnere di volo, e' stato affidato il compito di riparare il generatore che si era gia' inceppato a settembre e che ha bisogno di frequenti riparazioni. A dicembre la Russia ha dovuto spedire in fretta e furia un cargo Progress da terra alla stazione orbitale Iss dove i due astronauti avevano scorte di cibo per pochi giorni. Oltre a prodotti alimentari, il Progress ha portato alla stazione 28 chilogrammi di ossigeno e molti pezzi di ricambio per il generatore andato in panne, che ha incominciato a mal funzionare una settimana fa.
10/01/2005 23:23
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ROMA - Il piu' grande sciame di buchi neri, composto da almeno 10.000 di questi oggetti ancora misteriosi, e' stato osservato nella Via Lattea. Questa concentrazione di buchi neri, la piu' grande mai osservata nella nostra galassia, sta orbitando attorno al gigantesco buco nero che si trova al centro della Via Lattea.

La scoperta, che si deve al telescopio spaziale americano per l'astronomia a raggi X Chandra, e' stata annunciata oggi nel congresso della Societa' Americana di Astronomia in corso in California, a San Diego, ed e' in via di pubblicazione sulla rivista Astrophysical Journal Letters.

Per anni l'esistenza di un simile sciame era stata solo un'ipotesi, ma adesso per la prima volta l'esistenza del fenomeno e' stata dimostrata. I nuovi dati, secondo gli studiosi, permetteranno anche di capire il modo in cui si accresce l'enorme buco nero, dalla massa di 3,7 milioni di volte superiore a quella del Sole, che si trova al centro della Via Lattea.

E' stato proprio osservando la regione circostante questo buco nero, chiamato Sagittarius A, che Chandra ha scoperto lo sciame, ha detto l'astronomo Michael Muno, dell' universita' della California a Los Angeles (UCLA). I ricercatori hanno osservato una regione compresa nel raggio di 70 anni luce da Sagittarius A alla ricerca di sorgenti di raggi X, come buchi neri attivi e stelle di neutroni. Hanno scoperto cosi' che nel raggio di tre anni luce da Sagittarius A c'e' una zona intensamente popolata da buchi neri relativamente piccoli. Sono cio' che resta dell'esplosione di stelle con una massa dieci volte maggiore rispetto a quella del Sole. Nel corso di miliardi di anni questi oggetti si sono progressivamente spostati verso il centro della galassia e, nel loro movimento, hanno trascinato con se' stelle di massa minore.

E' anche accaduto che i buchi neri abbiano sconvolto l'equilibrio di stelle appartenenti a sistemi binari: l'intensa gravita' del buco nero ha indotto la stella a cambiare partner e ad appaiarsi al buco nero che nel frattempo aveva ingoiato la sua compagna. In questo modo sono nati centinaia di nuovi sistemi binari formati da un buco nero e una stella di neutroni, ha osservato un altro autore dello studio, Eric Pfahl, dell'universita' della Virginia.

Gli astronomi ritengono infine che i nuovi dati forniti dal telescopio Chandra potranno aiutare a sapere qualcosa in piu' sul modo in cui Sagittarius A si accresce: buchi neri e stelle di neutroni osservati nel centro della galassia sono infatti destinati ad essere gradualmente ingoiati da Sagittarius A e si stima che circa 10.000 di questi oggetti potranno essere catturati nell'arco di pochi miliardi di anni, accrescendo del 3% la massa del buco nero centrale.
14/01/2005 12:31
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ROMA - E' arrivato a terra il primo segnale trasmesso dalla sonda europea Huygens, che si prepara alla discesa nell'atmosfera della piu' grande luna di Saturno, Titano. Lo ha reso noto l'Agenzia spaziale europea ESA.

Il segnale, trasmesso da Huygens alla sonda-madre Cassini, e' stato ricevuto dal radiotelescopio di Green Bank, negli Stati Uniti, ed e' stato quindi trasmesso al Centro di controllo dell'ESA in Germania, a Darmstadt.

Il segnale non contiene dati ma indica che la sonda e' operativa e che tutto nella missione sta procedendo come previsto.
15/01/2005 15:07
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ROMA - Un grande silenzio profondo e assoluto, simile a quello della Terra in epoche antichissime, e poi suoni simili a tuoni: la voce di Titano, la piu' grande luna di Saturno, ha raggiunto la Terra, registrata da uno strumento italiano. La registrazione, ha reso noto l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) dal centro di controllo ESOC in Germania, a Darmstadt, e' stata elaborata sulla base dei dati inviati ieri dalla sonda europea Huygens alla sonda-madre Cassini, durante la sua storica discesa sulla superficie di Titano.

I suoni sono stati registrati sia durante la discesa, sia dopo l'atterraggio, dallo strumento italiano HASI ((Huygens Atmosphere Structure Instrument), progettato da Marcello Fulchignoni, che da alcuni anni lavora nell'universita' di Parigi, e realizzato dalla Galileo Avionica (Finmeccanica). ''Nell'ascoltare la voce di un pianeta ci sono aspetti scientifici e importanti, ma anche aspetti umani altrettanto rilevanti'', ha osservato il responsabile dell'ESA per l'esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini. ''Da un punto di vista psicologico - ha aggiunto - anche il silenzio e' emozionante, un silenzio planetario come era quello presente sulla Terra prima che si formasse la vita''.

Grazie allo strumento italiano HASI sono giunti sulla Terra da una luna lontana dalla Terra circa 1,2 miliardi di chilometri, il mondo piu' distante mai visitato da un veicolo costruito dall'uomo. A portarli fino a Terra e' stato un altro strumento italiano, l'antenna ad alto guadagno multibanda (HGA), realizzata dall'Alenia Spazio (Finmeccanica). I suoni registrati su Titano fanno pensare, secondo Coradini, ad un'atmosfera caratterizzata da una forte energia elettrostatica. A catturarli e' stato il microfono dello strumento HASI. Quest'ultimo e' uno strumento molto complesso, che promette di riservare molte altre sorprese. I suoi sensori sono infatti in grado di misurare le proprieta' fisiche ed elettriche dell'atmosfera; gli accelerometri ''hanno misurato con la massima precisione - ha detto Coradini - sia l'apertura dei paracadute, sia le oscillazioni compiute dalla sonda nell'ultima fase della discesa''. I dati registrati dai termometri permetteranno, nei prossimi giorni, di ricostruire il profilo della temperatura nell'atmosfera registrato durante la discesa.

TITANO, CI SONO MONTI E FIUMI
C'e' un massiccio montuoso sulla superficie di Titano, percorso da una rete di fiumi con i loro affluenti. ''Al momento Titano e' l'unico luogo nell'universo che conosciamo, dopo la Terra, ad avere una geologia attiva'', ha detto commentando la prima immagine di Titano il responsabile per l'Agenzia Spaziale Europea (ESA) per l'esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini.

La sonda europea Huygens si trova da oggi sulla superficie della piu' grande luna di Saturno, Titano.
E gia' trasmette alla Terra i primi dati su Titano attraverso la sonda madre Cassini.

Tutto procede quindi in modo ottimale per la prima missione che e' riuscita a portare un veicolo spaziale su un corpo celeste cosi' lontano dalla Terra. ''A questo punto possiamo affermare che la missione ha funzionato dal punto di vista ingegneristico'', ha detto il responsabile per i programmi dell'ESA di esplorazione del Sistema Solare, Marcello Coradini. Non resta che attendere l'arrivo dei dati scientifici per il pieno successo di una missione che e' gia' un record.

''Siamo i primi visitatori di Titano'', ha detto il direttore generale dell'ESA Jean-Jacques Dordain, in una conferenza stampa dal centro di controllo dell'ESA in Germania, a Darmstadt, in collegamento con il centro ESRIN dell'ESA a Frascati. Un annuncio accolto da un lunghissimo applauso. E' stato grandissimo successo di ''una macchina molto complessa, che ha lavorato benissimo''. Dordain ha inoltre riconosciuto il ruolo importante svolto nella missione Cassini-Huygens dall'Agenzia Spaziale Italia (ASI), soprattutto attraverso la realizzazione dell'antenna ad alto guadagno della sonda Cassini, protagonista piu' volte della missione e che oggi ha permesso la trasmissione a Terra dei dati trasmessi da Huygens. La missione, ha aggiunto, e' stata anche ''un successo fantastico della collaborazione internazionale''.
17/01/2005 09:56
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21/01/2005 17:53
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SU TITANO C'E' METANO ALLO STATO LIQUIDO
Su Titano c'e' metano liquido, anche se nella zona in cui e' atterrata la sonda europea Huygens non si trova in superficie. Lo ha detto oggi Martin Tomasko, dell'universita' dell'Arizona e responsabile dello strumento di Huygens che ha preso le immagini della superficie durante la discesa, il DISR (Descent Imager and Spectral Radiometer).

Che sulla piu' grande luna di Saturno si trovi metano allo stato liquido si deduce dal fatto che nella zona di atterraggio della sonda ci sono evidenze di un suolo ''umido'' e dalle tracce di erosione osservate alla base di alcune strutture simili a rocce, ha detto Tomasko nella conferenza stampa organizzata a Parigi dall'Agenzia Spaziale Europea (ESA), ad una settimana dalla missione.

''C'e' del liquido che sta scorrendo su Titano'', ha detto il responsabile della missione Huygens, Jean-Pierre Lebreton. Dell'evidenza di metano liquido ha parlato anche l'americano Toby Owen, dell'universita' di Honolulu, coordinatore per la ricerca interdisciplinare sull'atmosfera di Titano e Saturno nella missione Cassini-Huygens, nata dalla collaborazione fra NASA, ESA e ASI.

Se molti dei dati finora analizzati nel corso di questa prima settimana della missione suggeriscono la presenza di metano allo stato liquido su Titano, non ci sono comunque ancora immagini che ne diano una testimonianza diretta. Molto, su questo tema, potra' dire in futuro la sonda Cassini, che con nuove osservazioni potra' raccogliere dati utili.

Dall'analisi dei dati inviati da Huygens arriva anche la conferma che la sonda e' atterrata in un punto in cui la superficie e' ''soffice''. Dai dati dello strumento italiano HASI (Huygens Atmospheric Structure Instrument) risulta infatti che Huygens e' atterrata su una sorta di sabbia della consistenza del ghiaccio triturato, penetrando per 15-20 centimetri al di sotto della superficie, ha detto il responsabile dello strumento, Marcello Fulchignoni.

Dal primo quadro dipinto oggi dai ricercatori alla luce dell'analisi preliminare dei dati scientifici c'e' anche evidenza di una pioggia di molecole organiche, ha detto ancora Tomasko. Una pioggia fluida e scura nella quale si registra un'alta concentrazione di materiale organico: non si tratta certamente di molecole viventi, ma dei mattoni che, solo in particolari condizioni, possono essere alla base di molecole biologiche.
29/01/2005 15:06
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MADRID - In una bolla di fuoco vista da decine di persone, un meteorite di circa 30 chilogrammi di peso e' precipitato nei dintorni di Madrid, e il proprietario si rifiuta di consegnarlo alle autorita'.

''Quello che cade dal cielo appartiene solo a Dio'' ha detto l'uomo, Jose' Cuadrato, mostrando l'oggetto di circa 35 centimetri per 15, apparentemente di roccia compatta, di forma rettangolare con gli estremi arrotondati, probabilmente dall'attrito nell'atmosfera.

L'oggetto visto da molti cadere ieri sera tra fiamme e fuoco e' stato raccolto da Cuadrato in un campo vicino alla sua abitazione ''mentre era ancora caldo e fumava'' ha raccontato l'uomo alla Efe sottolineando che se lo stato lo vuole dovra' pagarglielo altrimenti lo offrira' all'ambasciata degli Stati Uniti.

Secondo gli esperti, che ancora non l'hanno potuto esaminare, l'oggetto e' probabilmente un meteorite oppure ma non si esclude che possa trattarsi di un pezzo di ''immondizia'' spaziale, cioe' di un rottame di qualche satellite o sonda.
05/03/2005 14:48
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ADDIS ABEBA - I resti del piu' antico scheletro di bipide, che appare ancora antecedente al famoso fossile chiamato 'Lucy', sono stati scoperti nel nordest dell'Etiopia, ha annunciato l'equipe di paleontologi ad Addis Abeba.

''La scoperta di 12 fossili di ominide che si stima risalente trai 3,8 e i 4 milioni di anni fa sara' molto importante per capire le fasi dell'evoluzione umana prima di Lucy (datata a 3,2 milioni di anni, ndr)', ha detto il direttore della squadra di ricercatori, l'etiope Yohannes Haile Selassie in una conferenza stampa. ''Si spera - ha aggiunto - che la nuova scoperta consentira' agli scienziati di unire tutti gli elementi, favorendo la nostra conoscenza dell'evoluzione umana''.
''E' il piu' antico bipede al mondo'', ha sottolineato Bruce Latimer, direttore del museo di storia naturale di Cleveland (Ohio, Usa).

Il primo dei dodici reperti ossei e' stato scoperto tre settimane fa nella regione di Afar, a circa 60 km a nord del sito in cui Lucy (definita appunto 'afarensis') fu scoperta nel 1978 dal ricercatore americano Donald Johanson. Lo scheletro avrebbe dai 3,8 ai 4 milioni di anni, e l'osso della caviglia permetterebbe di indicare che si tratta di un bipede, ossia un essere che camminava in posizione eretta, secondo l'equipe dei ricercatori. ''Non potrei spiegare nei dettagli in questo momento come esso camminava, ma guardando la caviglia, noi sappiamo che camminava'', ha precisato Latimer. Le parti trovate finora comprendono una tibia completa, parti di un femore, costole, vertebre, una clavicola, bacino, e la scapola completa di un adulto, hanno spiegato i ricercatori.

''Noi abbiamo Lucy, che camminava come noi, poi abbiamo l'Ardipiteco ramidus, vecchio di 4,4 milioni di anni. Questo scheletro ci aiutera' a comprendere cosa e' accaduto trai due esseri, come e' apparso il camminare in posizione eretta, cosa che non abbiamo mai avuto prima'', ha proseguito Latimer.
Gli ardipitechi, scoperti nel 1994 sempre in Etiopia sono considerati da una parte degli scienziati come antenati dell'uomo e da un'altra parte di studiosi come delle grandi scimmie.
11/06/2005 17:26
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LONDRA - I resti di quella che sarebbe la piu' antica civilta' europea, risalente a 7000 anni fa, sono stati scoperti dagli archeologi in Europa centrale. Si tratta di un popolo sconosciuto, che non ha ancora un nome, ma che creo' villaggi attorno a templi di grandi dimensioni, mostrando un certo grado di raffinatezza nelle tecniche agricole ed edilizie.

Lo scrive oggi il quotidiano britannico The Independent, per il quale ricercatori tedeschi hanno individuato i resti di oltre 150 templi, datati tra il 4800 e il 4600 aC, sparsi in una zona lunga oltre 600 chilometri situata tra Germania, Repubblica Ceca, Slovacchia e Austria.

Questi edifici, di dimensioni colossali per l'epoca, l'eta' della Pietra, sarebbero stati costruiti 2000 anni prima delle piramidi e del monumento di Stonehenge, dice il quotidiano. Queste scoperte potrebbe rivoluzionare lo studio dell'Europa preistorica: finora si pensava che l'architettura monumentale non si fosse sviluppata che molto piu' tardi in Medio oriente, Mesopotamia ed Egitto, arrivando poi nel Vecchio continente.

Le ricerche, iniziate con una serie foto aeree che evidenziavano un andamento del terreno che aveva incuriosito gli scienziati, durano da tre anni ma gli archeologi non sono ancora in grado di dare un nome a questa civilta'.

I templi fatti di terra e legno sembrano essere stati eretti da un popolo discendente dai nomadi che abitavano la piana del Danubio. Queste popolazioni, hanno evidenziato le ricerche, si sostentavano essenzialmente con la pastorizia, allevando pecore e maiali, ma sapevano anche coltivare la terra.

Uno dei ritrovamenti piu' importanti e' avvenuto a Dresda (Germania), dove e' emerso un tempio di 150 metri di diametro, circondato da quattro fossati, tre muraglioni di terra e due palizzate. Dallo scavo sono emersi anche utensili e figurine.

''Le nostre ricerche ci hanno permesso di capire a quale visione di grandezza e sofisticatezza erano giunte le prime vere comunita' agricole d'Europa'', ha dichiarato al quotidiano Harald Staeuble, responsabile del patrimonio culturale nel land della Sassonia, per il quale questi insediamenti rappresenterebbero ''i primi mini-stati d'Europa''.

Presso Lipsia sono invece emersi i resti di un intero villaggio, abitato probabilmente da circa 300 persone che vivevano in una ventina di grandi abitazioni, raggruppate attorno a un tempio. Secondo gli studiosi, il progresso delle tecniche agricole ebbe come conseguenza la maggiore stanzialita' di queste comunita' e la costruzione dei templi. La vita di questi insediamenti fu tuttavia breve: dopo circa 2-300 anni, affermano, essi finirono in rovina e furono abbandonati, per cause misteriose.

La capacita' di erigere simili edifici votivi sarebbe quindi scomparsa dall'Europa per 3000 anni, fino all'eta' del Bronzo.
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