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PARIGI - Il Falcon 900 francese con a bordo il presidente palestinese Yasser Arafat e' atterrato oggi all'aeroporto militare di Villacoublay, alla periferia di Parigi.
RAMALLAH - Alle sette di stamattina il presidente palestinese Yasser Arafat, gravemente malato, e forse di leucemia, ha lasciato la Muqata, il suo comando centrale di Ramallah, in Cisgiordania, dove era tenuto sotto assedio da oltre due anni e mezzo.
Malgrado le condizioni fisiche di estrema debolezza Arafat - che era diretto in Francia, dove ricevera' adeguate cure mediche - ha detto ai collaboratori: ''Non preoccupatevi, tornero'''. Arafat e' uscito dalla Muqata e a bordo di un' automobile e' arrivato nell'ampio piazzale adiacente al suo quartier generale, dove lo attendevano due elicotteri militari inviati dalla Giordania a prelevarlo per portarlo a Amman; prima di salire a bordo di uno dei velivoli ha rivolto con le mani un saluto a una piccola folla che gli mandava gridi di incoraggiamento.
Con Arafat sono partiti la moglie Suha e uno stretto gruppo di collaboratori, tra i quali Saeb Erekat, ministro per i negoziati, e Ramzi Huri, capo dell' ufficio di Arafat. Ad Amman lo attendeva un Falcon 900 inviato dalla Francia. Arafat e' stato portato su una sedia a rotelle fin sotto la scaletta dell'aereo, ma poi seppur faticosamente e aiutato dai collaboratori, ha salito da solo gli scalini.
Subito dopo il Falcon ha decollato diretto all'aeroporto militare di Villacoublay, alla periferia di Parigi. Dovrebbe poi essere ricoverato nell'ospedale militare di Percya Clamart, secondo fonti francesi. La stampa palestinese conferma oggi che Israele ha assicurato che a cure terminate il presidente Arafat potra' rientrare nei Territori. La conferma, precisa il quotidiano al-Hayat al-Jadida, e' giunta sia direttamente al premier palestinese Abu Ala sia attraverso la diplomazia statunitense ed europea.
Secondo il governo israeliano, con tutta probabilita' Arafat ha comunque concluso oggi la propria carriera politica. ''A quanto mi risulta - ha osservato il vicepremier Yossef Lapid - le probabilita' che torni, che sia al potere, che torni alla sua carica precedente, che recuperi una buona salute e che diriga il tutto, tale probabilita' e' quasi zero''. I palestinesi cercano intanto di impedire scompensi e vuoti di potere nei Territori. Gia' domani, su iniziativa dell'ex premier Abu Mazen (Mahmud Abbas), sara' convocato il Comitato esecutivo dell'Olp, l'Organizzazione per la liberazione della Palestina.
Dall'opposizione islamica giungono intanto messaggi distensivi. Sia Hamas sia la Jihad islamica hanno espresso preoccupazione per la salute di Arafat e hanno assicurato che non intendono competere, in questa fase, per la leadership politica nei Territori. Gli obiettivi prioritari per i palestinesi - secondo Hamas e Jihad islamica - restano la difesa della coesione nazionale, la lotta ad oltranza contro l'occupazione militare israeliana e il completamento della lotta di liberazione nazionale.
Oggi intanto a Gerusalemme oltre 100.000 palestinesi si sono radunati nella Spianata delle moschee in occasione del terzo venerdi' del Ramadan. I pensieri dei fedeli sono rivolti in particolar modo ad Arafat, nella speranza che riesca a superare la crisi in cui versa.
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