Osceno è per me un termine del tutto "soggettivo" cosi' come il "giusto" o "sbagliato". Osceno puo' essere per me veder speculare sulla morte, ma puo' esserlo anche il causare quella morte per esempio. Ovvio che non lo sia per chi fa un determinato mestiere o per il Bush di turno...(è un puro esempio).
L'unica differenza tra oscenità e "giustizia" è che nel secondo caso la LEGGE interviene a sancire un riferimento, nel caso dell'oscenità cosa dovrebbe e soprattutto CHI puo' decretarne il valore? Un onorevole che taccia di "culattoni" categorie di persone? Un intellettuale tv (tv, dire tutto) che sindaca l'abbigliamento confacente o meno ad un determinato ritrovo? Un preside che confonde il vita bassa colla bassa vita dell'istituzione scolastica?
Discorso complesso...ma molto intrigante.