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OSTAGGI IN SCUOLA OSSEZIA, LIBERATE DONNE CON NEONATI

Ultimo Aggiornamento: 05/09/2004 14:41
02/09/2004 23:39
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MOSCA- Un primo gruppo di ostaggi, 26 tra donne e bambini, e' stato liberato dalla scuola di Beslan. Lo riferisce l''agenzia Itar-Tass. Si tratta del primo gruppo consistente di persone rilasciate dai terroristi: probabilmente nel numero totale - reso noto dal gruppo operativo di emergenza costittuita sul posto - sono comprese anche le tre donne e i neonati usciti pochi minuti fa. Tutti i rilasciati stanno relativamente bene, ma presentano forti segni di stress. Una donna e un neonato sono stati accompagnati in ospedale, ma non risultano essere feriti. La liberazione e' stata resa possibile dall'intervento del generale Ruslan Aushev, ex presidente della repubblica autonoma russa dell'Inguscezia, eroe della guerra in Afghanistan e attuale presidente di un'associazione di veterani russi.

Poco prima dell'uscita degli ostaggi si erano uditi almeno due colpi di lanciagranate dalla scuola: colpi che secondo quanto si e' appreso poi i terroristi sparano contro chiunque si avvicini eccesivamente all'edificio senza il loro consenso. Un altro dei mediatori indicato dai sequestratori, il presidente dell'Ossezia del Nord, Aleksandr Dzasokov, aveva affermato in precedenza di attendersi per il pomeriggio nuovi contatti con il commando. Il capo dei servizi di intelligence russi aveva detto stamani di prevedere lunghi negoziati per porre fine all'assedio della scuola nell'Ossezia del nord e ha escluso per ora un blitz.
Parlando ai giornalisti a Beslan, il capo dell'FSB in Ossezia del nord Valery Andreyev ha detto che ''e' escluso per il momento optare per la forza''. ''Ci sara' un lungo e teso processo negoziale'', ha aggiunto.

Un responsabile dei servizi speciali di sicurezza russi (FSB, ex-KGB) ha dichiarato all'AFP che i negoziati con il commando che tiene in ostaggio da ieri mattina 354 persone ''continuano'' . Intanto i terroristi hanno rifiutato di scambiare i bambini che sono nelle loro mani con ostaggi adulti. Lo hanno detto fonti governative locali citate dall'agenzia Interfax. Secondo le fonti, al commando e' stato proposto sia lo scambio sia, in alternativa, la disponibilita' di un corridoio di fuga per allontanarsi indisturbati in Cecenia nel caso di un rilascio volontario degli ostaggi, ma entrambe le proposte sono state respinte. L'unica loro concessione e' stata quella di concedere ad alcuni bambini e ragazzi, e alla direttrice della scuola sequestrata, di parlare per telefono con familiari. Uno dei giovani ostaggi ha detto ai genitori di essere in ''condizioni sopportabili''.

Il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato che la priorita' delle autorita' di Mosca riguardo al sequestro di Beslan e' ora ''quello di salvare la vita degli ostaggi''. ''Tutte le azioni delle nostre forze impegnate per la liberazione saranno subordinate esclusivamente a questo compito'', ha aggiunto Putin, che ha definito ''orribile'' la presa di ostaggi di Beslan poiche' ''tra gli ostaggi ci sono bambini'' e ''anche perche' questa azione puo' far esplodere l'equilibrio gia' fragile dei rapporti interconfessionali e interetnici'' nella regione del Caucaso. Un rischio che il Cremlino fara' peraltro di tutto per evitare, ha proseguito.

Per il resto i terroristi, che nella notte hanno avuto coloqui (ma solo telefonici) con il medico e filantropo russo Leonid Roshal (che essi stessi hanno indicato come mediatore insieme con i leader regionali di Ossezia e Inguscezia) restano apparentemente fermi sulle loro richieste: la liberazione di alcuni guerriglieri e il ritiro di Mosca dalla Cecenia.
Di certo si sa che Roshal non e' potuto finora entrare nella scuola e che i terroristi hanno rifiutato anche l'offerta di cibo, acqua e medicinali. Secondo quanto scrive Ria Novosti il commando, tra 15 e 30 persone, e' composto da uomini e donne originari della Cecenia e della vicina Inguscezia, ma anche da individui di altra nazionalità. Nella sparatoria iniziale dell'operazione sono morte otto persone: due agenti, cinque tra insegnanti e genitori e un membro del commando.

Condanna dell'Onu che ha chiesto la liberazione immediata degli ostaggi. Un responsabile dei servizi di sicurezza russi ha detto che nella notte i negoziati con i terroristi sono continuati, finora senza successo.

fonte:ansa
02/09/2004 23:41
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vergogna.
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Perche non li dovevano liberare? [SM=g27983]
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mi riferivo a questi uomini senza scrupoli.
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l'avevo capito, ma volevo fare l'ebete...[SM=g27972]
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Blitz nella scuola, fuggono decine di ostaggi

è vero?
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MOSCA - Le forze speciali hanno avviato il blitz a Beslan dopo che una fuga di ostaggi aveva causato la sparatoria da parte dei terroristi. Lo riferisce la cellula di crisi precisando che si e' trattato di una azione obbligata, causata dalla situazione.

Bambini ricoperti di sangue vengono portati via dalla scuola. Alcuni terroristi sono usciti dalla scuola cercando di scappare e sparano sulla gente all'impazzata Un gruppo di bambini sono fuggiti dalla scuola e sono stati allontanati dalle forze di sciurezza. Alcuni di loro sono stati portati via su barelle. Molti vengono dissetati dai soldati.

'OLTRE MILLE PERSONE IN OSTAGGIO NELLA SCUOLA'
Non sono oltre 300, ma piu' di mille gli ostaggi in mano al commando ceceno nella scuola di Beslan, in Ossezia del Nord, secondo ostaggi liberati citati oggi da giornali russi. ''Siamo 1.020'' ostaggi nella scuola, titola oggi il quotidiano Gazeta, citando ostaggi liberati. ''Alla televisione dicono che vi sono 350 ostaggi. Non e' vero, ci sono almeno 1.500 persone nella scuola'', dichiara un insegnante liberata con la figlia di tre anni alla Izvetia. Ancora, Zalina Dzandrarovaia, che fa parte delle 26 persone liberate ieri dai sequestratori (16 bambini, i piu' piccoli, e dieci accompagnatori adulti), raggiunta dal Kommersant, assicura che ''non vi sono 300, ma 1.500 persone'' in ostaggio. ''I membri del commando hanno stipato la gente nella palestra, e stanno tutti sdraiati gli uni sugli altri'', era difficile respirare, aggiunge secondo lo stesso giornale una donna di 27 anni, della quale non viene citato il nome. Gli ostaggi liberati ieri sono ora tutti in un ospedale interdetto alla stampa.

Intanto gli ufficiali russi hanno ripreso questa mattina i contatti con i terroristi. Lo ha detto ai giornalisti Valery Andreyev, ufficiale dei servizi di sicurezza russi al comando delle operazioni per la liberazione degli ostaggi, aggiungendo che il loro lavoro ''sta andando avanti'' ma senza che siano riusciti ad accordarsi sulla possibilita' di ''portare cibo e acqua ai bambini''.

UN TESTIMONE, UCCISI SUBITO 20 UOMINI
Una ventina di uomini che avevano fatto resistenza al commando sono stati uccisi nei primissimi momenti dell'attacco all'interno della scuola di Beslan, secondo una donna di 27 anni che era tra le 26 persone rilasciate ieri e che ha raccontato la sua versione al giornale russo Kommersant. ''Tutti, genitori e bambini, si sono precipitati in preda al panico dentro la scuola'', ha detto Zalipa Dzandarova. Un certo numero di uomini, presumibilmente genitori, hanno fatto resistenza. I terroristi hanno sparato, molti sono morti subito. Quelli ancora vivi sono stati portati in un corridoio e finiti. La testimone afferma anche che alcuni membri del commando hanno detto agli ostaggi terrorizzati che due donne kamikaze si erano fatte saltare in aria, poco dopo il sequestro, aggrappandosi ad alcuni ostaggi e uccidendo un'altra ventina di ostaggi maschi. ''Le nostre sorelle hanno vinto'', hanno detto i sequestratori.

PRESIDENTE OSSEZIA: 500 GLI OSTAGGI, NO A USO FORZA
Nella scuola di Beslan, tenuta sotto sequestro da mercoledi' da terroristi che hanno chiesto l'indipendenza della Cecenia, vi potrebbero essere piu' di 500 persone in ostaggio. Lo ha detto il presidente dell'Ossezia precisando che non viene considerato l'uso della forza per liberare le persone sotto sequestro. Dzasokhov e' uno dei tre mediatori accettati dal commando ceceno. Gli altri due sono il pediatra e filantropo moscovita Leonid Roshal, e il generale Ruslan Aushev, ex presidente della repubblica autonoma russa dell'Inguscezia.

SCAMBI DI TIRI ALL'ALBA INTORNO ALLA SCUOLA
Scambi di tiri sono stati uditi questa mattina all'alba intorno alla scuola. Lo ha constatato un giornalista dell'AFP sul posto. Tali scambi si sono verificati dopo una notte contrassegnata di tiri di granate contro le forze dell'ordine da parte dei sequestratori che, secondo il capo della cellula di crisi, Lev Dzougaiev, temevano un assalto. Questa mattina sono visibili movimenti di soldati russi che circondano la scuola. Anche ieri mattina erano risuonati tiri senza che fosse stato lanciato l'assalto. Dzougaiev, che ha detto di privilegiare la via del negoziato, ha anche precisato che, in caso di necessita', ''tutto e' pronto per il ricorso alla forza''.

Ieri un primo gruppo di ostaggi, 26 tra donne e bambini, e' stato liberato dalla scuola di Beslan. Si tratta del primo gruppo consistente di persone rilasciate dai terrorist. Tutti stanno relativamente bene, ma presentano forti segni di stress. Una donna e un neonato sono stati accompagnati in ospedale, ma non risultano essere feriti. La liberazione e' stata resa possibile dall'intervento del generale Ruslan Aushev, ex presidente della repubblica autonoma russa dell'Inguscezia, eroe della guerra in Afghanistan e attuale presidente di un'associazione di veterani russi.

Poco prima dell'uscita degli ostaggi si erano uditi almeno due colpi di lanciagranate dalla scuola: colpi che secondo quanto si e' appreso poi i terroristi sparano contro chiunque si avvicini eccessivamente all'edificio senza il loro consenso.

Il presidente russo Vladimir Putin ha assicurato che la priorita' delle autorita' di Mosca riguardo al sequestro di Beslan e' ora ''quello di salvare la vita degli ostaggi''. ''Tutte le azioni delle nostre forze impegnate per la liberazione saranno subordinate esclusivamente a questo compito'', ha aggiunto Putin, che ha definito ''orribile'' la presa di ostaggi di Beslan poiche' ''tra gli ostaggi ci sono bambini'' e ''anche perche' questa azione puo' far esplodere l'equilibrio gia' fragile dei rapporti interconfessionali e interetnici'' nella regione del Caucaso. Un rischio che il Cremlino fara' peraltro di tutto per evitare, ha proseguito.

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Candele accese per bimbi di Beslav
Il passaparola via Sms e mail
"Sabato sera una candela accesa alla finestra per tutti i bimbi morti in Ossezia. Passaparola più che puoi". Recita così un Sms e un messaggio di posta elettronica che sta facendo il giro del mondo da parecchie ore. L'iniziativa, nata probabilmente da un gruppo di donne, si sta diffondendo su tutti i cellulari, in particolari quelli che appartengono alle donne, e in tutte le mail.

E' un messaggio che invita ad accendere sabato sera e domenica sera una candela alle finestre in memoria dei bambini uccisi nella scuola di Beslan.


[SM=g27959]
04/09/2004 20:21
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grazie cristina.
04/09/2004 20:29
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Amettiamo che io le accenda... ma col vento non si spengono?
Forse è meglio un lumino o una cosa del genere...[SM=g27983]
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400 morti ..e mancano ancora 200 persone all"appello"
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