CRITICA ALL'EDITORIALE

Caro Prof. Victor, l'editoriale è stata veramente una bella idea, scritto bene, con argomenti forti e attuali, mah....c'è sempre un mah...!!!

Quando dici che qualsiasi psicologo di turno ci indicherebbe come individui affetti da sindrome di Peter Pan (immaturi e incapaci di assolvere alle nostre responsabilità) non sono molto daccordo: personalmente sin da piccolo mi son sempre più reso conto che purtroppo cambiare il mondo è solo una idea astratta. Il mondo negli ultimi millenni non è cambiato, è solo mutato in base alle situazioni che si sono verificate! E se ben noti, non è mai cambiato per un evento positivo!!!

Poi...

L'alternativo...sempre secondo me...è alternativo SOLO per determinate persone o gruppi...

Mi spiego...

In un gruppo di rapper o cannati o rockettari...uno che studia e si fa fatti suoi può essere visto come alternativo, e magari nelle teste di alcuni di loro, viene visto come un modello che in un'altra vita sarebbero voluti essere. E viceversa!!

Io, da te, potrei essere visto come alternativo perchè magari vivo fuori o in maniera diversa rispetto ai tuoi schemi.

Ma alla fine che differenza c'è?

Alternativo o no, chi dovrebbe cambiare il mondo e portarlo fuori dalla decadenza?

Quello che fa L.N. in Fight Club è solo pura pazzia!!! Non è inventandoti uno stato d'essere che cambierai te stesso e la tua decadenza o la decadenza del mondo.

Non si deve creare un amico immaginario per cambiare le cose....

Bisogna cambiare se stessi!!!Solo avendo la forza di cambiare se stessi si avrà la capacità di uscire dalla decacenza!!!

Dove ci troviamo noi? In un universo che vive sul dito di un essere superiore....

E' anche vero però, purtroppo, che alla fine, sebbene di tutto ciò si parli spesso, niente cambia MAI!

mi sembri alquanto confuso

in linea di massima mi riferito ad un alternativo "auto-self", le nomine dettate dall'ambiente sociale sono la somma dei più svariati fattori (vedi per esempio in un micro ambiente come Catania...)economici,sociali e fisici. Io nel mio discorso puntavo a sottolineare quell'essere "per forza speciali" che caratterizzano la maggior parte dei ragazzi della nostra generazione. Ultima analisi: prima di salvare il mondo, bisogna salvare se stessi.

è purtroppo un problema che si è creato nelle menti di quasi tutte le nuove generazioni e non, dettato dal ciò che la TV fa credere loro.

Ciò che non capiscono è che ognuno di noi è un pò speciale, ognuno a modo proprio!!!

se tutti siamo speciali alla fine non lo è veramente nessuno, direbbe il mio amico Giulio o sbaglio?

diciamo che ognuno ha una propria particolarità...ecmq mica siamo tutti uguali...la specialità o particolarità ci rendono diversi!!!

ma non è questo il punto del mio discorso

rispondevo al tuo post precedente!

ma il tutto dov'è scritto?

si ho letto.Generazioni di perdenti o di falsi vincitori?bella riflessione,profonda.per quanto riguarda il discorso del fight club si rischia di fare un discorso no global-(anti)americano.Fuggire dalla commercializzazione dei sentimenti e delle emozioni a favore di che cosa?una buona riflessione,ripeto,ma le risposte tarderanno ad arrivare.Per adesso,bisogna sapere aspettare.

accetto il discorso sulla commercializzazione, però io vorrei puntare l'indice sull'aspetto younghiano dell'intera vicenda. C'è una coscienza collettiva e una personale? queste due coscienze vanno in attrito? insomma? agiamo per noi o per gli altri? indossiamo maschere?

è normale che sia cosi.pirandelliani al cento per cento.

amen.