I N T R P R E T A Z I O N I musicali

vi propongo il testo di De Andrè: Hotel Supramonte
chiedendovi una vostra interpretazione.
l'unico spunto che posso regalarvi eè che il Maestro la scrisse durante il suo sequestro in Sardegna insiemem a Dori Ghezzi.


E se vai all'Hotel Supramonte e guardi il cielo
tu vedrai una donna in fiammme e un uomo solo
e una lettera vera di notte falsa di giorno
e poi scuse accuse e scuse senza ritorno
e ora viaggi ridi vivi o sei perduta
nel tuo ordine discreto dentro il cuore
ma dove, dov'è il tuo amore
ma dove è finito il tuo amore.
Grazie al cielo ho una bocca per bere e non è facile
grazie a te ho una barca da scrivere ho un treno da perdere
e un invito all'Hotel Supramonnte dove ho visto la neve
sul tuo sorpo così dolce di fame così dolce di sete
passerà anche questa stazione senza far male
passerà questa pioggia sottile come passa il dolore
ma dove, dov'è il tuo cuore
ma dove è finito il tuo cuore.
E ora siedo sul letto del bosco che ormai ha il tuo nome
ora il tempo è un signore distratto è un bambino che dorme
ma se ti svegli e hai ancora paura ridammi la mano
cosa importa se sono caduto se sono lontano
perché domani sarà un giorno lungo e senza parole
perché domani sarà un giorno incerto di nuvole e sole
ma dove, dov'è il tuo amore
ma dove è finito il tuo amore.

[Modificato da t.r.e. 10/05/2004 0.16]

...quale sarebbe il "compito a casa"?

è una visione spiata.unica.

tre la tua quale sarebbe?

jack ho creato il post prorpio perke volevo una mano da voi..
ho qualke idea ma ben confusa

Io dico che il primo passo è capire che cosa rappresenti l' Hotel Supramonte..

non è detto che per hotel si intendi una costruzione alberghiera, forse era il nome immaginario dato alla sua prigione.

vi ho lasciato troppo perplessi?

no, effettivamente è immediato pensare al bunker dove ha trascorso la sua prigionia, ma non potrebbe essere anche
la "mente" dell'autore?
con tutte le immagini ed i pensieri che scorrono senza senno?

rispolvero questa discussione qualora ci fossero altre persone interessate al nostro decifrare....

Orso si sposta goffamente con passo irregolare
nel flusso irregolare della gente che scontra;
le mani dentro a un buco, tasche sfinite
vociare di monete obsolete
Orso ci vede nebulosamente, nebulosamente: già

Le luci del giorno gli danno quel non so che lo turba
gli manca quel buio che non si trova in fondo
alla via - in fondo alla via - luci del giorno che danno
quel non so che ti turba e ti fanno lievitare!

Fragori nella mente, rumori, dolori
lampi, tuoni e saette, schianti di latte
fragori e albori di guerre universali, scontri letali
sonica, sonica...

in molti affermano: è la condizione post sala registrazione.

Io credo invece parli della condizione post "trip"...

anche questo è possibile.

anche io ho letto che è la situazione "post registrazione....ma francament ecredo che abbia ragione emanuele...."post trip"

beh c'è una terza possibilità:
è la condizione dell'orso-godano nel post-trip in sala di registrazione

siamo tutti daccordo mi pare...

ok. sotto a chi tocca.

Dunque, dirò anche io la mia.
Secondo me l'Hotel Supramonte è una condizione di instabilità. La condizione di un uomo dinanzi alla scelta materiale dell'abbandono, in bilico fra l'arrancare e lo sprofondare. La condizione di un poeta, di un sognatore, di fronte al reale.
De Andrè fa un pò l'autoironico e si rimprovera, dicendo: "Ma dove? Dov'è il tuo amore? Ma dove è finito il tuo amore?".
Un pò come dire: dov'è finita quella forza così grande, immensa, unica, che tu hai sempre predicato? Si è lasciata prevaricare dalla paura?
Poi, nel testo, lui stesso acquista fiducia, ma è quella fiducia che ti serve per tirare avanti, la speranza.
Una visione davvero molto triste, perchè reale, di un amore che resiste alla paura, ma che non può sopirla.

Mio fratello è figlio unico
perché non ha mai trovato il coraggio
di operarsi al fegato
e non ha mai pagato per fare l'amore
e non ha mai vinto un premio aziendale
e non ha mai viaggiato in seconda classe
sul rapido Taranto - Ancona
e non ha mai criticato un film
senza mai prima vederlo

mio fratello è figlio unico
perché è convinto che Chinaglia
non può passare al Frosinone
perché è convinto che nell'amaro benedettino
non sta il segreto della felicità
perché è convinto che anche chi non legge Freud
può vivere cent'anni
perché è convinto che esistono ancora gli sfruttati
malpagati e frustrati

mio fratello è figlio unico
sfruttato represso calpestato odiato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
deriso frustrato picchiato derubato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
dimagrito declassato sottomesso disgregato
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
frustrato derubato sottomesso
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
deriso declassato frustrato dimagrito
e ti amo Mario
mio fratello è figlio unico
malpagato derubato deriso disgregato
e ti amo Mario

che dire ! rino gaetano è stato un grande della musica italiana. Uno dei primi a fare "musica di protesta" (non volgio etichettare la sua musica ..è solo per intenderci!) urlando nelle piazze.
non aveva la stessa eleganza di altri cantautori italiani (deanfrè , degregori , guccini...) ma è stato fondamentale come loro.