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CAMPIONI

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2004 12:38
02/05/2004 17:34
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MILAN campione d'Italia 2003/2004

...siamo noi, siamo noi... i campioni d'Italia siamo noi... siamo noi, siamo noi...
02/05/2004 20:09
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siete i + forti[SM=g27960]
02/05/2004 20:56
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puoi dirlo forte [SM=g27962]
02/05/2004 23:59
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olè olè olè olè milaaaaan milaaaaan olè olè olè olè milaaaaan milaaaaan

[SM=g27964]
03/05/2004 00:03
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Ogni anno a inizio stagione
interista fai lo spaccone
lo scudetto la coppa campioni
solo sogni per voi coglioni

Interista diventi pazzo
son dieci anni che non vinci un cazzo
in trasferta troppo lontano
non ti muovi mai da Milano

Non tifate non caricate
ma allo stadio che cazzo fate
puoi negarlo finchè vuoi
ma Milano siamo noooooiii

oooooooh ooooooh ooooooh oooooh
ooooooh oooooh oooooh ooooh oooooh
04/05/2004 00:27
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Le pagelle del Milan campione d'Italia: Maldini, Pirlo e Seedorf decisivi; le rivincite di Cafu, Pancaro e Rui Costa. E l'importanza del gruppo.

TUTTI PROMOSSI, ovviamente. Un gruppo così, in fin dei conti, farebbe la felicità di qualunque "professore". Lo scudetto conquistato dal Milan è merito di tutti. Certo, bisogna per forza fare dei distinguo, perché in ogni classe che si rispetti ci sono gli studenti modello, quelli di cui andare orgoglioso. Per questa ragione le pagelle della "Gazzetta" non conoscono bocciature, ma neppure il classico "sei" politico. E allora andiamo a passare in rassegna, reparto dopo reparto, i voti dei giocatori rossoneri che si sono laureati campioni d'Italia.

DIDA 8 Era già entrato nella storia rossonera grazie alla magica serata di Manchester, adesso si toglie lo sfizio di uno scudetto tricolore da appuntare sul suo petto. Una medaglia meritata per il portiere brasiliano: arrivato a Milano in punta di piedi, si è conquistato partita dopo partita la fiducia di tutto l'ambiente. Una stagione quasi perfetta, macchiata solo dall'uscita a vuoto nella gara di Champions contro il Depor. Ma quella sera in campo non c'era tutto il Milan.

ABBIATI 6 La grande continuità di Dida gli ha lasciato pochi spazi utili per dimostrare la sua bravura. Coppa Italia e Champions League (una presenza) sono stati i suoi palcoscenici e Christian gli ha sfruttati come meglio ha potuto. Professionista serio, non ha mai fatto problemi per le scelte di Ancelotti nonostante fosse in ballo la chiamata in Nazionale per l'Europeo.

CAFU 8 Una rivincita con i fiocchi per il brasiliano. Qualcuno (la Roma) lo ha lasciato partire senza problemi pensando che oramai le discese di Carlos ricordassero quelle di un treno a vapore. E invece il pendolino non solo era vivo, ma una volta giunto a Milano ha sempre mantenuto un'andatura da Tgv. Devastante sulla fascia e prezioso nei suggerimenti per i compagni (delizioso il suo assist per Kakà nella notte di Bruges).

COSTACURTA 7,5 La Vecchia Guardia non delude mai. Era un ragazzino quando vinse il primo scudetto della gestione Berlusconi e adesso si ritrova a far da chioccia ai suo compagni più giovani. Ma la sua non è stata certo una vittoria da comparsa: sempre pronto ogni volta che Ancelotti si è rivolto a lui per tamponare le (poche) falle che si aprivano nella difesa rossonera. Missione compiuta senza grandi apprensioni.

LAURSEN 6 Il danese è uno di quei giocatori che sarebbe titolare in molte altre squadre di serie A. Restare nel Milan gli ha però consentito di raggiungere grandi traguardi. In campionato ha collezionato 10 presenze. Un giusto premio alla sua professionalità.

SIMIC 6 Più o meno vale lo stesso discorso fatto per Laursen. Le sue poche apparizioni sono state convincenti e questo potrebbe valergli la riconferma.

NESTA 8 Prima parte di stagione da extraterrestre: sempre in anticipo sull'avversario e mai una sbavatura. Poi sono sopraggiunti dei problemi fisici che hanno alterato la sua condizione atletica. La voglia di recuperare in fretta gli ha forse tirato un brutto scherzo, ma tutte le volte che Alessandro non era nell'undici titolare si è notata la differenza.

MALDINI 9 Capitano, mio capitano. Non solo una poesia, ma un "grido di dolore" lanciato da Giovanni Trapattoni che spera di convincere Paolo a ritornare in Nazionale per i prossimi Europei. E già questo basta e avanza per illustrare al meglio la sua incredibile stagione: la classe è quella di sempre, ma la sorpresa maggiore è stata una condizione fisica strepitosa. Si può godere con merito la conquista del suo settimo scudetto.

PANCARO 8 L'altro SuperPippo, quello della difesa. Arrivato a Milano quasi in sordina, il giocatore calabrese ha meravigliato tutti per la padronanza con la quale si è impossessato della fascia. Duttile come pochi (può essere schierato a destra e a sinistra) e puntuale negli inserimenti (gol pesante a Brescia). E poi un repertorio di finte davvero ampio per arrivare al cross a campo libero. Qualcuno lo ha paragonato a Tassotti. Ed è il complimento migliore.

SERGINHO 6 E' forse l'uomo che è stato sfruttato meno. Il brasiliano può essere decisivo, ma ha bisogno di continuità per mettere a punto la sua macchina. Ancelotti ha trovato quasi sempre la quadratura del cerchio senza di lui. Avrà altre occasioni per dimostrare il suo valore.

GATTUSO 8 Cambiano i moduli e i modi d'intendere il calcio, ma un giocatore come Rino farà sempre la fortuna d'ogni allenatore. E' il cemento giusto per unire i mattoni del centrocampo rossonero. Come sempre generoso, si esalta nelle battaglie uscendone sempre vincitore. Sembra un veterano e invece ha ancora almeno altre sette/otto stagioni per correre senza freni e ragalarsi altri successi.

AMBROSINI 7,5 Un infortunio lo ha penalizzato nel momento più delicato della stagione. E quando si hanno davanti dei compagni fenomeni, il rischio è di finire presto dentro a un tunnel dalla forma di una panchina. Massimo è un combattente e dopo l'iniziale scoramento ha ritrovato gli stimoli giusti. Ed è subito ridiventato un protagonista della cavalcata rossonera.

PIRLO 8,5 La fonte del gioco milanista passa tutta dai suoi piedi. Quelle poche volte che gli avversari sono riusciti a inaridirla, per i rossoneri sono stati dolori. Ha preso per mano la squadra fin dalle prime giornate grazie alle continue illuminazioni (leggi lanci millimetrici) per gli attaccanti. E se non bastasse ci sono anche sei gol pesanti. Un campionato straordinario che molto probabilmente gli spalancherà le porte della Nazionale.

SEEDORF 8,5 L'olandese volante. Una delle sorprese più gradite della stagione rossonera. Il suo salto di qualità rispetto al discontinuo campionato precedente e coinciso con la maturità del gruppo rossonero. Clarence è stato il giocatore dalla doppia personalità: prezioso in fase d'interdizione e nello stesso tempo capace di colpi tecnici notevoli. E poi c'è un valore aggiunto: il tracciante che ha regalato al Milan la vittoria nel derby di ritorno.

RUI COSTA 7,5 Non deve essere stato facile per il portoghese svegliarsi con al suo fianco (e nello stesso ruolo) un fenomeno che lentemante (ma neppure troppo) gli ha sfilato la maglia da titolare. Poteva essere un colpo fatale per l'orgoglio di Rui. E invece il paradosso ha voluto che proprio in questo campionato siano arrivati i primi gol con la maglia rossonera più una serie di partite giocate con la consueta classe.

KAKA' 9,5 Un angelo alla corte del diavolo. Arrivato dal Brasile a stagione iniziata, doveva soltanto maturare e imparare dai compagni più navigati. Ma il ragazzino se li è mangiati tutti, avversari compresi. Capace di accelerazioni da galleria del vento e di carezze date al pallone con la stessa semplicità con cui un bambino mangia il gelato. Un autentico fuoriclasse di 22 anni. Qualcuno aveva ironizzato sul suo cognome. A campionato finito si sarà reso conto che la vera fesseria (per non usare un altro termine) è stata un'altra.

INZAGHI 6,5 Avrebbe voluto festeggiare lo scudetto con la maglia rossonera in modo diverso. Tre soli gol sono un bottino misero per chi è abituato a lasciare il segno con facilità nella classifica marcatori. Sarà per l'anno prossimo, perché una volta messi da parte i guai fisici SuperPippo tornerà a volare di nuovo.

TOMASSON 8 Zitto, zitto (anche perché la lingua italiana non è il suo forte) l'attaccante danese si è poco alla volta conquistato un posto al sole rossonero. Dieci reti messe a segno in campionato (come Kakà) e quasi tutte con il marchio della fabbrica: finalizzare il lavoro dei compagni con tocchi ravvicinati. Prezioso come una torcia in una notte buia. Lo scudetto è anche merito suo.

SHEVCHENKO 9,5 La macchina da gol che parla ucraino ha regalato gioie infinite a tutto il popolo rossonero. Una vera delizia per gli occhi: segna di destro, di sinistro e con i colpi di testa. Un giocatore completo e oramai maturo per sostenere lo stress e la fatica di un'intera stagione (e anche tutto il peso dell'attacco, quando Ancelotti ha optato per il modulo a una punta). Alla fine il problema delle altre squadre era solo uno: non avere a disposizione Sheva.

BORRIELLO, BROCCHI, KALADZE E REDONDO (e gli altri) 10 Sì, avete letto bene. Dieci perché pur non avendo quasi mai dato un contributo decisivo in campo, la loro presenza è stata di sicuro determinate all'interno dello spogliatoio. Un gruppo vincente è tale se tutti i componenti contribuiscono a mantenere la giusta serenità. E gli incitamenti dalla panchina (e spesso dalla tribuna) sono a volte più importnati di un assist. Per questo si meritano il massimo dei voti.

ANCELOTTI 9 L'eterno secondo (come era stato definito, guarda caso, dagli stessi personaggi che ironizzarono su Kakà) in meno di un anno ha vinto Champions League, coppa Italia, supercoppa Europea e campionato. Il tecnico è stato bravo nel gestire un gruppo stellare (che non è sempre sinonimo di successo, chiedere per informazioni al Real Madrid) cambiando modulo e pelle a secondo degli avversari. La rinascita di Pirlo e Seedorf, l'esplosione di Kakà e la stagione straordinaria di buona parte della rosa. Tutte dimostrazioni dell'ottimo lavoro svolto da Carletto.

www.gazzetta.it
05/05/2004 01:25
peccato per un bis sfumato....

comunque l'anno prossimo sarà la volta dell'Inter [SM=g27964]
05/05/2004 12:38
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Scritto da: jackmerluzzo 05/05/2004 1.25
comunque l'anno prossimo sarà la volta dell'Inter [SM=g27964]



...come sempre...[SM=g27964]
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