| | | Post: 2.890 Post: 2.890 | Registrato il: 16/11/2003 | Sesso: Maschile | Grado: Moderatore | Livello: Veteran | | OFFLINE |
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CANNES - ''L'idea della saga di Star Wars e' mostrare come il bene possa diventare malvagita', come l'egocentrismo possa modificare la personalita', come dalla democrazia possa venir fuori la dittatura'': e' un George Lucas che non ti aspetti, a offrire alla stampa internazionale, soprattutto europea, una chiave politica per presentare al di fuori e al di la' dei fuochi d'artificio mediatici, il suo 'Star Wars Episodio III - La vendetta dei Sith', in uscita in tutto il mondo (in Italia dal 20 maggio).
Fuori il Palais du Cinema, la folla si accalca per intravedere il mago degli effetti speciali e i suoi attori, Samuel L. Jackson, Natalie Portman, Hayden Christensen, anche se tra loro non c'e' il buon Ewan Mc Gregor. L'ufficio della Fox al Carlton e' preso d'assalto, la caccia all'invito per il party delle 22 a La Boile a Port Canto in fondo alla Croisette infuria da tempo. Lucas spiazza tutti e parla di Bush e di politica americana: ''quando ho cominciato a scrivere Star Wars, nel '72, c'era la guerra in Vietnam, quando ho pensato a questo Episodio III, non c'era ancora la questione Iraq, anzi gli Stati Uniti finanziavano Saddam Hussein e le armi di distruzione di massa. Adesso in quel paese facciamo quello che abbiamo fatto in Vietnam, ed e' incredibile. La mia riflessione storica riguarda come in varie epoche la democrazia si puo' perdere, diventando dittatura. E' successo a Roma dopo Cesare, in Francia con l'Ancien Regime, in Germania con il nazismo dopo la repubblica di Weimar. Mi auguro che questo film aiuti a risvegliare le coscienze''.
La lotta tra il bene e il male, tra eroi e cattivi, vista in tanti film, non e' mai stata cosi' spettacolare, affascinante, definitiva, epica come nella saga di Guerre Stellari. In questo Episodio III, il piu' violento e il piu' bello a detta di molti, tutto si ricompone, essendo il terzo dei prequel, il piu' vicino al primo mitico Star Wars. Proprio in questo, tutto si comprende, soprattutto l'origine della malvagita' di Anakin Skywalker (Hayden Christensen) che sarebbe dovuto diventare l'Eletto in grado di assicurare equilibro alla forza e pace in tutta la galassia invece diverra' il supercattivo Darth Vader della prima trilogia. C'e' di mezzo l'ambizione e l'amore per Amidala (Natalie Portman). E la sfida finale con Obi-Van Kenobi, il saggio Alec Guinness dei primi Star Wars, qui il giovane Ewan Mc Gregor.
''Star Wars divide generazionalmente: sopra i 25 anni amano i primi tre, sotto i 25 adorano i tre prequel - ha detto Lucas - basta leggere le loro riflessioni sui siti internet per capire che si dividono come si faceva un tempo per Beatles e Rolling Stones. Sara' divertente sapere come la penseranno tra qualche anno i 25enni di oggi''. Probabilmente faranno parte del pubblico televisivo cui Lucas si rivolgera' in futuro. ''Proseguiro' la saga in tv - ha detto il regista confermando le voci che gia' circolavano sul futuro tv di Star Wars - quando ho realizzato nel '77 il primo film non pensavo diventasse parte di un ciclo, ho fatto i successivi per la pressione della stampa e dei fans. La stessa cosa accadra' con la tv, intanto i miei guerrieri sono gia' diventati cartoni animati con Clone Wars''. In Usa il film uscira' vietato ai minori di 13 anni, ''e' giusto commenta Lucas - serve ad indicare ai genitori che c'e' un problema, decideranno loro se portarli''. Star Wars significa anche nozze trionfali tra cinema e tecnologia: ''siamo stati i primi ad usare il digitale, sono felice che in Europa ci siano gia' 300 sale dedicate. Chi non si adegua rimane nel Medioevo della tecnologia'', ha proseguito Lucas che con la sua casa di effetti speciali, la Industrial Light & Magic ha creato uno spartiacque tra presente e futuro della tecnica cinematografica. Natalie Portman, a Cannes anche con 'Free Zone' di Amos Gitai, in concorso tra qualche giorno, si e' presentata con i capelli rasati a zero. Cosi' torna sulla trama, a chi le chiedeva paralleli tra il suo Israele dove e' nata 24 anni fa e la Palestina: ''i temi del film sono universali, riguardano i conflitti che sono piu' complessi della semplice divisione bene-male, hanno zone grigie, il diavolo non e' sempre quello che appare tale''. Il diavolo nel film ha le fattezze in realta' angeliche di Hayden Christensen, che nel film ha il volto sfigurato dalla lava dopo un duello. ''La trasformazione fisica e' stata facile grazie a Lucas'', dice l'attore che nel film trasformandosi nel perfido Lord Fener sceglie il male per sconfiggere l'incubo nel quale aveva visto la perdita dell'amata Amidala. |