16/03/2004 11:16 |
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MILANO, 15 mar - Multe fino a 1.500 euro per la pirateria cinematografica ad uso personale e multe da 15mila euro e pene da 6 mesi a 3 anni di carcere per la pirateria a scopo di lucro. Queste le pene previste da decreto Urbani sul rifinanziamento del cinema e contro la pirateria cinematografica illustrare dallo stesso ministro per i Beni e le Attività culturali al termine del Consiglio dei Ministri.
«Si tratta di una sanzione simbolica - ha precisato Urbani riferendosi ai 1.500 euro - volta alla dissuasione e all'educazione. Chi commette questo tipo di abusi sono soprattutto i giovani». Il ministro ha sottolineato che «tutti i settori coperti dal diritto di autore soffrono della pirateria, oggi resa più facile da internet. L'inasprimento delle pene è, ora come ora, intanto una sorta di sperimentazione che «se efficace potrà essere estesa ad altri settori, ad esempio alla musica».
Sul tema della pirateria, ha ricordato Urbani, nei giorni scorsi è stata approvata una direttiva europea analoga al decreto. «Nello spirito e nelle indicazioni - ha sostenuto il Ministro - sono testi gemelli. Noi così abbiamo anticipato le norme europee».
Lo stesso decreto ha destinato al cinema un finanziamento pubblico di 80 milioni di euro: in attesa ci sono 80 pellicole, altre 50 sono pregresse. Il testo ha inoltre reso operativa la Società per l'Arte, Cultura e Spettacolo, "Arcus" spa, che si vedrà assegnate somme pari al 3% delle risorse destinate allo sviluppo delle infrastrutture fisiche del Paese per sostenere la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano. Arcus potrà contare già dal 2004 sulla disponibilità di contrarre mutui per almeno 80 milioni di euro.
tratto da http://news2000.libero.it/primopiano/pp4217.html |