Ho grande considerazione per la timidezza anche se ne sono personalmente aliena (e lo sono sempre stata). Non credo di potermi arrogare il diritto di giudicare "meno brillante" chi è semplicemente timido, è cosa che non faccio mai anche perché, da certi occhi spauriti in fondo all'aula, ho imparato che vengono spesso sorprese davvero piacevoli. Piuttosto, provo a volte a farla superare la timidezza; anche perché i timidi, per loro sfortuna, finiscono con il "rendere" meno di quanto potrebbero soprattutto in quei casi della vita in cui chi ti sta davanti non ha rispetto per il tuo modo di essere.
Proprio in questi giorni ho un fitto scambio di email con uno studente che, essendo assai timido, non ha voglia di esternare in classe le sue idee e i suoi pensieri e preferisce usare un canale più "privato" per aprirsi solo con me. Posso solo pensare che sia un peccato non partecipare ad altri le sue idee (perché sono belle e fresche ed interessanti) ma non posso assolutamente mancare al mandato della privatezza che il suo esser timido gli impone.