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"Cibicidi" o replicanti?

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2005 13:39
17/11/2003 00:00
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Ma voi, ragazzi del cibicida, esistete davvero? Me lo domando ogni volta che cito ai miei studenti (e sono tanti e, immagino, vostri coetanei) un film e scorgo solo facce smarrite. Fino ad oggi ho realizzato due mani alzate per Le relazioni pericolose; una per Miriam si sveglia a mezzanotte; nessuna per Ludwig (L. Visconti), Salò o le 120 giornate di Sodoma (P. P. Pasolini), L'angelo sterminatore e Tristana (L. Bunuel), Per favore non mordermi sul collo (R. Polansky) e via masochisticamente osservando.
Mi spiegate che succede? Tutti obnubilati dai palinsesti di tv pubbliche e (soprattutto) private? La scorsa settimana facce spente quando ho citato Lou Reed e solo dopo esser stata costretta a canticchiare "...du-dudu-dudu-du-du-du-du... take a walk on the wildeside" si è alzato qualche "aaaahhhhh" di assenso. Vuoto pneumatico quando ho citato C.S.I. e Linea gotica. Uno sparuto gruppetto al nome dei Pink Floyd poteva intonare il ritornello più noto... we don't need no education... Ho provato a dire che mi pareva che fossero cose che avrebbero dovuto conoscere più loro che io ma, ahimè, senza risposte degne di nota. Ma allora: che lo dico a fare che spero che un corso di storia della musica permetta a tutti di ascoltare ciò che non ascolterebbero altrimenti per poter ridare coordinate nuove anche ai prodotti che di solito ascoltano quotidinamente. E sì... che diavolo ascoltano i ragazzi? Tutti dj Francesco? E che film vedono? ...Help me (questa era una citazione [SM=g27960] )
17/11/2003 00:04
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ahahahahahah si si si, siamo replicanti in stile Terminator, venuti da un futuro dove i ragazzi ascoltano musica "seria" e guardano film "seri".....[SM=g27964]
17/11/2003 00:09
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Facile Consumo
Ormai qualsiasi cosa che si allontani dal commericiale o dal visibile, viene ghettizzata (mi si perdoni il termine) nelle fasce notture; non parlo solo di cinema ma anche di musica, perciò è quasi normale che le nuove leve, non che sia eccessivamente vecchio, abbiano determinati interessi (possono definirsi tali?).
In questi casi cito sempre 84 e il Quarto Potere!!!!
Uno dei compiti e del cibicida è quello di diffondere la conoscenza di un certo tipo di musica e di un certo tipo di cinema .... lo so pochi sembrano capirlo, ma noi nonostante ciò continuiamo lo stesso....

ps: Ho sorriso nel leggere la citazione del film "Miriam Si Sveglia....." ho pensato subito ai Bauhaus[SM=g27961] [SM=g27961]

17/11/2003 18:42
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siamo in una valle di lacrime
Ora cara eaa cerco di spiegarti due o tre cosette: io posso conoscere bene tutti i film di, Bunuel magari con conoscenze specifiche di Viridiana o Nazarin, posso aver osservato criticamente tutti i film di Billy Wilder o di Kubrick, posso avere una cultura straordinaria su tutta la cinematografia di Fassbinder, posso apprezzare i vari Visconti, Rossellini, De Sica, Antonioni, il cinema immaginale di Wenders e Herzog, per non citare Bergman o Kurosawa. Tutta questa conoscenza in realtà è inutile perchè inzuppata di supponenza. Per saper valutare un film bisogna essere più pragmatici, e non credere che un ragazzo, solo perchè non ha mai visto un film di Lynch non possa avere giudizio critico. Tanto poi anche dentro il cervello del critico più erudito le immagini del film-capolavoro del momento scompaiono per concentrarsi sul quotidiano. La risposta alla tua questione quindi è molto semplice: non devi neppure chiedertelo il perchè alcuni giovani di oggi non apprezzano John Ford piuttosto che Lou Reed, già il porsi la domanda in questi termini indica un atteggiamento di superiorità che è di per sè negativo.
Ciao
18/11/2003 00:03
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superiorità?

Interessante il messaggio del bandito, che parla di superiorità nei riguardi di una persona che non fa altro a lezione di stimolare ed invogliare i ragazzi ad aprirsi ad un mondo a loro sconosciuto.
superficialità...
18/11/2003 18:53
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Superiorità e umiltà
Caro bandito,
mi spiace che tu abbia letto in questo senso la mia che, ti assicuro, aveva tutt'altro intento e, come sa chi mi conosce, la supponenza non è categoria che mi appartenga.
Curiosità è quella che vorrei sempre vedere negli occhi degli altri. La curiosità che ci fa crescere e cercare e capire.
Quello che mi duole di più è proprio constatare come è il veder meno, il sentir meno, che spesso fa nascere la presunzione. Si sa che più di apprende (da qualsiasi parte venga l'apprendimento) più ci si scopre inadeguati.
Se non partissi da una premessa di questo tipo mi riterrei un'insegnante fallita. E invece ogni giorno, ogni singola parola di uno qualsiasi dei miei ragazzi mi apre un nuovo mondo, mi fa nascere nuovi desideri di conoscenza. Perché credo nella reciproca stima, soprattutto (che bello chiedere a Riccardo cosa sia per lui "linea gotica" e sentire la sua non formale ma pregnante definizione!).
Certo, non posso non dolermi se Pasolini, tanto per citare un nome, che è stato ed è viatico delle mie conoscenze, è oggi sconosciuto ancora a molti. Ma è un dolore "sociale" non un bieco modo per banalizzare tutto e ridurre il modo in facili categorie "chi-sa" e "chi-non-sa".


19/11/2003 10:28
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scusa ma non sono ancora convinto
Cara eea,
per prima cosa vorrei chiarire che i miei non sono libelli contro di te, anche perchè non ho mai avuto il piacere di conoscerti, sono piuttosto dei pareri che esprimo contro una categoria alla quale penso che, anche se forse in minima parte, tu appartenga(potrei sbagliarmi ovviamente): la categoria dei professori con una grande energia ed entusiasmo, ottimi quindi da questo punto di vista, ma che hanno l'abitudine di vedere con occhio di diniego per non dire di rassegnato disprezzo gli studenti disinteressati alla loro materia/lezione(non so se sia corretta l'espressione "disinteressati alla" ma penso che questo non influirà sulla questione e sulla mia sordida esistenza).
Ora, se domani mattina alle 8:30, dopo aver servito bibite fino all'una di notte, non sarò molto interessato alla lezione di biblioteconomia su come ottimizzare l'archiviazione dei libri storici, scusami ma penso di non dover essere colpevolizzato dal professore.
E' chiaro che è assolutamente inevitabile che il professore in questione ci rimanga male se non ha degli interlocutori molto attenti alla sua fervorosa lezione, da lui preparata con scrupolosa e meticolsa precisione magari qualche settimana prima. Ma l'ineluttabile dispiacere del professore fa parte delle "regole del gioco". In un corso universitario o più ancora al liceo è impossibile che lo studente abbia interesse per tutti i corsi o materie.
Ammetto che c'è una bella differenza tra una lezione di cinema o di musica e una di biblioteconomia o di glottologia, ma teoricamente si va a gusto personale e quindi quella che esprimo per cinema e letteratura, nel mio caso, è una preferenza personale che non deve "schernire" quella di un altro mio compagno.
In soldoni, il professore di biblioteconomia potrebbe dire che io sono di quegli studenti "obnubilati dai palinsesti di tv pubbliche e private", per usare una tua espressione, perchè durante le sue lezioni non ho mai fatto un solo intervento. Sbaglierebbe perchè tra lavoro, università e passioni personali non ho mai tempo di guardare la tv.
Per concludere, sono perfettamente concorde con la tua frase "La curiosità ci fa crescere e cercare di capire", ma è anche vero che la curiosità è un lusso che alcuni ragazzi non possono permettersi.
19/11/2003 11:22
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per t.r.e
mi sa che hai inteso il mio intervento in tono troppo polemico, quando era senz'altro deciso ma non polemico(almeno nelle intenzioni); per quel che riguarda la superficialità, Calvino(uno dei grandissimi del 900 anche a livello internazionale, a parer mio) nelle sue brillanti Lezioni Americane parla di "leggerezza","rapidità,"visibilità","molteplicità" e "esattezza", qualità che dovrebbero "informare ogni gesto della nostra troppo sciatta, svagata esistenza".Sono qualità esattissime(esattezza per l'appunto) ma a mio modo di vedere un tocco di superficialità spesso favorisce il "lieto vivere", quindi a esattezza accosterei anche la sua "quasi antitesi" superficialità(uso troppe virgolette , è un brutto vizio lo so, secondo solo a quello di fumare).
19/11/2003 16:17
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ancora per bandito
Caro bandito,
nulla credo posso contro il tuo naturale sospetto nei confronti dei docenti (come nulla può nessuno con me sul sospetto che nutro nei riguardi dei medici) ma ho ancora qualosa da dirti: ho la fortuna di insegnare una materia a scelta e, quindi, chi viene nella mia classe sceglie la materia per piacere e sceglie un po' anche me dato che sono io a tenere l'insegnamento. Per altro verso insegno una materia che pare molto amata (Storia della Musica) e, con mio piacere, non mi capita quasi mai di vedere facce annoiate o stanche o distratte (anche perché, chi non lo desidera può liberamente diseratare una o tutte le lezioni senza che la cosa comporti alcun demerito). Non considero il mancato gradimento per me o per la materia che insegno un reato di lesa maestà [SM=g27960]
Poi, so bene che si può essere più o meno coinvolti e più o meno attenti: anche a me l'insegnamento coincide con... la vita, quindi anch'io, pur non volendolo, a volte posso essere poco brillante, noiosa, stanca o poco attenta. Il giudizio sui miei ragazzi riguardo al mio porgermi resta per me assolutamente fondamentale. Quindi mi scuserai se continuo a non capirti del tutto e se non mi ritrovo affatto nelle tue parole.
... se poi qualcuno in classe ha gli occhi cerchiati perché ha tirato notte a un concerto o su una spiaggia con qualche birra e una chitarra o in chat a chiacchierare di cinema e musica, beh, come potrei adontarmi, spesso è colpa mia perché a far le ore piccole con lui... c'ero anch'io!
E comunque non mi hai risposto in merito alla sensazione di "alterigia" che ti ho, mio malgrado, comunicato.
Grazie per il chiarimento.


19/11/2003 16:18
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post scriptum
la curiosità è un lusso che ogni degno membro del consorzio umano deve permettere a se stesso.


20/11/2003 00:56
adoro questo forum!!!!

Da eterno rappresentante della classe studentesca, vorrei ricordare quei timidoni che hanno paura anche di dire "merluzzo" e che per un certo pudore preferiscono il silenzio delle loro camerette.
Lo so è un'immagine new romantic, ma in 26anni di vita, ho più o meno capito come gira il mondo.
Con questo non voglio criticare la docente, ma solo far capire quella valle di lacrime dalla quale provengono le giovani speranze, quel sistema scolastico che premia il lecchino di turno o l'eterno devoto a San Cul#.
Mancano proprio gli esempi.... [SM=g27971]
20/11/2003 09:50
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i timidi
Ho grande considerazione per la timidezza anche se ne sono personalmente aliena (e lo sono sempre stata). Non credo di potermi arrogare il diritto di giudicare "meno brillante" chi è semplicemente timido, è cosa che non faccio mai anche perché, da certi occhi spauriti in fondo all'aula, ho imparato che vengono spesso sorprese davvero piacevoli. Piuttosto, provo a volte a farla superare la timidezza; anche perché i timidi, per loro sfortuna, finiscono con il "rendere" meno di quanto potrebbero soprattutto in quei casi della vita in cui chi ti sta davanti non ha rispetto per il tuo modo di essere.
Proprio in questi giorni ho un fitto scambio di email con uno studente che, essendo assai timido, non ha voglia di esternare in classe le sue idee e i suoi pensieri e preferisce usare un canale più "privato" per aprirsi solo con me. Posso solo pensare che sia un peccato non partecipare ad altri le sue idee (perché sono belle e fresche ed interessanti) ma non posso assolutamente mancare al mandato della privatezza che il suo esser timido gli impone.




20/11/2003 23:52
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e dai....
e dai basta!!! non litigate più, fate mignolino mignoletto e datevi un bacino, ci penso io a sistemare la questione:
A: i professori so strani forti...
B: gli studenti non scherzano neanche...

la prof. mi scusi la parzialità, ma finora sono stato solo studente, magari in futuro passerò anche dall'altro lato della barricata!!! [SM=g27975]
21/11/2003 10:26
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Ma nessuno litiga, caro Emanuele. Anzi, ho sempre detestato l'incapacità di mettersi in discussione e di colloquiare per scambiarsi davvero qualcosa. Però hai ragione, la discussione può anche terminare e un po' "strani" lo siamo tutti, non credi?


P.S. E' uscito a Catania l'ultimo film di Lars von Trier proprio oggi!


21/11/2003 22:54
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il caos è l'ordine che non si può vedere(Bergson)
detesto il mero citazionismo, ma sinceramente detesto anche Lars Von Trier con le sue sciocchezze da intellettuale fasullo, salvo solo gli Idioti perchè mi ha divertito, è un po' come Heidegger(mi sa che l'ho scritto sbagliato, non me ne pento), una persona con ungran talento, idee brillanti che però spreca partendo, come si suol dire in questi casi "per la tangente"(e daje con ste virgolette), con veri e propri delirri che rasentano il ridicolo. Come al solito potrei sbagliarmi, magari Lars Von Trier sarà ricordato nei secoli dei secoli...
24/11/2003 18:37
[SM=g27965] Concordo con il bandito, effettivamente Von Trier gioca a fare l'intellettuale ma molto spesso a furia di provocare si rischia di essere ignorati. Cmq pur non avendo visto il film, mi sembra che la recensione di Dogville sia molto equilibrata e ben fatta, senza troppo celebrazioni dello pseudo genio.
Qualcuno ha per caso visto il ritorno??
25/11/2003 17:55
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Io ho visto "Il ritorno" e mi è anche piaciuto molto. Consiglio soprattutto il bell'accostamento di suoni ed immagini dei primi 10 minuti di film.
La storia è essenzialmente una storia di ruoli (con splendide immagini e un'insuperabile citazione del "Cristo morto" di Andrea Mantegna) che, anche se in tono totalmente diverso mi ha ricordato in qualche modo il difficile conseguimento di una metaforica "toga virile" di "Ci sono bambini a zigzag" - un libro solo apparentemente per ragazzi - di David Grossmann.
"Dogville" mi ha invece profondamente delusa e temo questa nuova trilogia di donne violate in grado di vendicarsi contro la precedente trilogia di vittime attonite e passive (per non dire quanto sia risibile il colloquio finale della Kidman col padre James Caan... oltre a loro... un vero spreco di talenti nel cast). Mi domando perché mai dovremmo sorbirci la tardiva scoperta di Brecht da parte di Lars von Trier e gridare per questo al capolavoro. Ho apprezzato però la sobrietà della scheda sul film apparsa su queste pagine.



25/11/2003 17:57
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Molte grazie per i complimenti[SM=g27963]
26/11/2003 01:52
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arrivo un po tardi in questa discussione, c'è rimasto poco da dire... mi limito a dire che eea ha citato praticamente tutti i miei film preferiti... Grandissimo Tristana, con Franco Nero e Catherine Deneuve e Miriam (sempre con la Deneuve... che ci sia un debole per la bella Catherine da parte di eea?) nonchè Salò, sono davvero film meravigliosi e mi fa molto piacere conoscere gente che li apprezza :)
26/11/2003 18:49
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mi concedi una battuta?
Un debole per la bella di giorno?! Se mi concedi una battuta (solo per motto di spirito) provo a parafrasarti una famosa scena di "Hair"

... beh, non buttere la Deneuve fuori dal mio letto ma... no, non sono gay!

[SM=g27975]


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